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Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume II - M-Z
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1899, pagine 2200
Nicosia- Niente
1327
vembre 1277 fu eletto papa. Indusso Rodolfo di Absburgo e gli elettori dell'imperio a cedergli la Romagna, e nel 1278 costrinse Carlo d'Angiò a rinunziare ai suoi pretesi diritti in Toscana ed alla dignità di Senatore romano. Morì a Salerno il 22 agosto 1280. Cfr. Murat., Script. in, 606 e seg.; xi, 1176 e seg. Pertz, Monum. Germ. xvin, 569 e seg., 687 e seg.; xxn, 476 e seg. Potthast, Regesta Pontif. Roman., p. 1719 e seg. Posse, Analecta Vaticana, p. 74 e seg. Raynaldus, Annal. eccles. ad a. 1277-1280. Di lui Vill., vii, 54: « Mentre fu giovane cherico e poi cardinale fu onestissimo e di buona vita, e dicesi, ch'era di suo corpo vergine; ma poi che fu chiamato papa Niccola terzo fu magnanimo, e per lo caldo de' suoi consorti imprese molte cose per fargli grandi, e fu de' primi, o il primo papa, nella cui corte s'usasse palese simonia per gli suoi parenti; per la qual cosa gli aggrandì molto di possessioni e di castella e di moneta sopra tutti i Romani, in poco tempo ch'egli vivette. » Dante lo pone nella terza bolgia dell'ottavo cerchio dell'inferno tra' simoniaci; Inf. xix, 31-78.
Nicosia, Città capitale dell'isola di Cipro, con 12,515 abitanti; cfr. Levlcosia, the capitai of Cyprus, Lond., 1881. È nominata pel suo re, Par. xix, 146.
Nido e Nidio, dal lat. nidus, Piccolo covacciolo di diverse materie fatto dagli uccelli per covarvi dentro le loro uova, e allevarvi i figliuoli. 1. Nel signif. propr. Inf. v, 83. Par. xix, 91; xxm, 2.-2. Trasl. I cieli come soggiorno de' Beati; Par. xviii, 111.-3. Far nido, oltre al Costruirlo talora vale Stare, o Posarsi nel nido; Inf. xiii, 10. - 4. Detto del luogo dove si nasce, Patria. Trasl. Purg. xxviii, 78. - 5. Luogo, o Stanza dove posarsi ; Purg. xx, 131. - 6. E detto di luogo dove s'accolga alcuna cosa; Inf. xv, 78.-7. Cacciar di nido, fig. vale Torre la preminenza; Purg. xi, 99.-8. Fig. per Campo d'impresa gentilizia; Inf. xxvn, 50, dove intende dei Pagani, signori allora di Imola e di Faenza, il cui stemma era un Leoncello posto in campo bianco. - 9. Nido di Leda, poeticam. per la Costellazione dei Gemelli; Par. xxvn, 98.
Niego, cfr. Nego.
Niente e Neente, dal lat. ne ens, Nessuna cosa che sia. Particella che denota privazione o negazione. In Dante è sempre di tre sillabe; Inf. xxiv, 75. Par. iv, 74; xxvii; 94.- Esser niente di operare alcuna cosa, vale Essere inutile il tentare di operarla; Inf. xxiv, 143; cfr. Inf. tx, 57.