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Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume II - M-Z
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1899, pagine 2200

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a cura di Federico Adamoli

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   Nasuto - Natica
   1309
   e nastro la rilucente croce, lungo la quale lo spirito si muove. -Ccs. : « Dato all'astro nome di gemma, Dante l'immagina col suo nastro o fettuccia, da portarla sul petto ovvero ad armacollo; e questo nastro o fettuccia era la medesima lista radicai di essa croce. Dice dunque, che il detto astro non discese dalla punta del braccio al piede per dritto filo (facendo con que'due lati un triangolo); ma senza uscire della detta lucente lista della croce, passò lungo la medesima fino al pie; cioè, dal corno del braccio destro, venne al mezzo del crocicchio, e di là corse giù fino al piò ; ed aggiugne, che tanto era la gemma brillante, che eziandio correndo per quella lista di luce, si parea distinto il suo trascorrere scintillando: al che trovò similitudine sì appropriata, che l'universo non ha la seconda. »-L. Vent.: « L'anima di Cacciaguida per venire a Dante non uscì dal suo nastro, dalla lista luminosa della croce ov' eli' era, ma dentro ad essa trascorse. Nota quanto vera e appropriata similitudine. Si distingueva la luce dello spirito da quella della croce, come il fuoco trascorrente dietro a una lastra d'alabastro fa sì che si veda il marmo diafano risplendere, e correre dietro ad esso distinta la fiaccola. »
   W&stato, dal lat. nasutus, Che ha gran naso; Purg. vii, 124, nel qual luogo si parla di Carlo I d'Angiò, detto pochi versi prima (Par. vii, 113) « Colui dal maschio naso. » Cfr. Carlo I.
   IVataiì. ebr. abbrev. da fruì1, che vale Donato da Dio,
   iti ' t t
   Diodato; Nome di quel profeta d'Israele che per incarico avuto da Dio, rimproverò a Davide il peccato commesso nel far morire Uria per possederne la moglie; cfr. II Reg. xn, 1-15. È nominato accanto a san Crisostomo, Par. xii, 136, perchè ambedue ebbero il coraggio di dire amare verità ai Grandi della terra. - Lan. e An. Fior.: « Questi fu quello profeta che mandò Dio a David quando commise lo peccato della moglie d'Uria, sì come appare in secondo Regimi. Or l'autore lo mette tra questi dottori quasi a dire: sì come lo detto Natan palesò lo peccato suo a David, così questi dottori negli suoi scritti ne palesano quello che è virtudioso e quello che è vizioso. » - OtL: « Induce l'Autore questo Natan qui, però che ebbe in sè tutte quelle cose che appartengono a buon predicatore.» -Buti: « L'autore lo mette tra questi dottori, perchè palesò lo suo peccato a David, come questi altri hanno fatto palese li vizi e le virtù nelle loro opere che hanno scritto. »
   fatica, dal lat. natis, o piuttosto dal basso lat. natica, Una delle rotondità in cui si parte il mondo deretano dell'uomo e di