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Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume II - M-Z
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1899, pagine 2200

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a cura di Federico Adamoli

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   Nascondere
   1307
   il padre di Dante, per quanto lo si conosce, non era uomo da rendersi sospetto ad un partito politico. Che Dante nacque nel 1205 può dunque considerarsi come fatto da non porsi in dubbio.-3. Mese e giorno: Per sua propria testimonianza Dante nacque sotto la costellazione dei Gemini; Par. xxn, 112 e seg. Secondo gli astronomi ed i commentatori il Sole entrò nel 1265 in Gemini il 18 maggio e ne uscì il 17 giugno. Dunque Dante nacque tra il 18 maggio ed il 17 giugno 1265. Ma se sul suo letto di morte il Poeta affermò di essere nato nel mese di maggio, ne siegue che egli nacque a Firenze tra il 18 ed il 31 maggio dell'anno 1265. Di più non ne sappiamo. - 4. Letteratura: Sulla questione concernente la data della nascita di Dante abbiamo una quantità di recenti lavori più u meno utili. Si ponno consultare: Giusto Grion, Che l'anno della visione di Dante e il MOCCI e il dì natale il XVIII maggio MCCLXVII, Udine, 1865. Fr. Labruzzi di Nexima, Quando nacque Dante Alighieri ? due studi pubblicati nel Propugnatore di Bologna, 1877-79 (voi. x, 2, p. 3-16, voi. xii, 1, p. 313-24). Paolo Ama-ducci da Bertinoro, Quando nacque Dante ? studio inserito nel-VAteneo Romagnolo, ottobre-novembre, 1878. V. Imbriani, Quando nacque Dante? Napoli, 1879, e Che Dante probabilissimamente nacque nel MCCLXVIII, Nap., 1880, ambedue ristampati negli Studi danteschi, Fir., 1891, p. 177-330. G. A. Scartazzini, Wann wurde Dante Geboren ? nel volume Abhandlungen iiber Dante Al., Francof. s. M., 1880, p. 54-97 (cfr. Prolegomeni, p. 21-24. Handbuch, p. 42-49. Dantologia, p. 51-56). Carl Witte, Neue und neu festge-stellte Daten zu Dante's Lebensgeschichte, nella Beilage sur Allge-meinen Zeitung, 1880, num. 15 e 16. Bartoli, Lett. ital. y, 23-35. Diaconis, Nuova ricognizione sulla vita, sulle opere, e sui tempi di Dante, Udine, 1887, p. 43-49. Rocco Murari, È lì, ma cela lui l'esser profondo. Note dantesche. I. La ricerca dell'anno natale di Dante e l'interpretazione letterale ed allegorica del 1° verso della Commedia, Correggio, 1894. M. Scherillo, Alcuni capitoli della biografia di Dante, Torino, 1896, p. 1-17.
   Nascondere, dal lat. abscondere, Sottrarre checchessia dalla vista altrui, acciocché non si possa trovare così alla prima. Questo verbo, nelle diverse sue forme, si trova sovente nelle opere volgari di Dante. Nella Div. Com. è adoperato 31 volta: 5 volte neìVInf. (vni, 12; x, 19; xiii, 27; xxn, 24; xxvii, 36), 13 volte nel Purg. (i, 129; vi, 138; vili, 68; xiv, 25; xvni, 34; xix, 84; xx, 95; xxi, 56; xxn, 30; xxiv, 111 ; xxvm, 30; xxxi, 36; xxxni, 123) e 13 volte nel Par. (n, 90; v, 136; Vili, 53; xii, 51; xv, 40; xvi, 87; xvil, 96, 141; xxi, 55; xxiii,-3; xxiv, 72; xxix, 78, 100). Oltre al signif.