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Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume II - M-Z
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1899, pagine 2200

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a cura di Federico Adamoli

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   Musaico - Muso
   1301
   Dea dei fiori; Melpomene, la Dea del canto; Terpsicore, la Dea della danza; Erato, la Dea dell'amore; Polinnia, la Dea degli inni (Par. xxiii, 56); Urania, la celeste (Purg. xxix, 41); Calliope, la Dea della bella voce (Purg. i, 9). 1. Simbolo dell'ispirazione poetica; Inf. li, 7. Purg. i, 8; xxn, 102. Par. u, 9. - 2. Per Poesia; Par. xii, 7, dove per nostre Muse intende la poesia e la melodia terrena. - 3. Il Poeta stesso; Par. xv, 26, nel qual luogo Virgilio è detto Nostra maggior Musa, cioè II maggiore de' latini Poeti. -4. Musa, non ispirazione poetica, nè il Poeta, ma quasi la stessa Poesia; Par. xviii, 33. - 5. Le Muse sono chiamate. « Quelle donne che ajutàro Anfione a chiuder Tebe, » Inf. xxxii, 10; « Le nutrici nostre, » Purg. xxn, 105; « Dive Pegasee, » Par. xviii, 82; « Castali»! sorores, » Ecl. i, 54; « Suore di Polinnia, » Par. xxiii, 56; « Sacrosante Vergini, » Purg. xxix, 37. - 6. Sul luogo Par. li, 9 cfr. nove.
   Mosaico, da Musa, come Lavoro, Arte musaica, La Poesia; Conv. i, 7, 71; iv, 6, 26.
   Musare, prov. e spagn. ant. musar, frane, muser, da Muso; Stare oziosamente a guisa di stupido; tratta forse la metafora dall'atto che fanno le bestie, quando per difetto di pasciona, o per istanchezza, o per malsania, o altra cagione, si stanno stupidamente col muso levato. Per guardare fisamente, e quasi fuor di sè per maraviglia, o altro; Inf. xxviii, 43. Cfr. Nannuc., Verbi, 63 e seg. Il Caverni (Voci e Modi, 85): « Musare, in quel di Siena, usasi per fiutare, ed esprime benissimo l'atto del muso nell'aspirare col naso. Simile atto fa chi si ferma, come faceva Dante sullo scoglio di Malebolge, a esplorare una persona o un luogo, quasi volesse ritrarne l'essere vero, fiutando. Di qui il traslato dell'uso del senso all'atto del conoscere, come quando di persona accorta e di giudizio retto si dice che ha naso, e si chiama fiutone un indagatore importuno. »
   Musica, dal lat. musica, e questo dal gr. Moua'.y.yj, Scienza della proporzione della voce e de' suoni; Arte di formar co' suoni la melodia e l'armonia; Conv. I, 7, 77; il, 14, 42, 113, 132, 137. Vuìg.El, il, 4, 15.
   Musico, dal lat. musicus, Chi ha scienza e pratica della musica; Conv. li, 12, 49.
   Muso, prov. e spagn. ant. mus e mursel, frane, museati, dal basso lat. musum, e questo dal lat. morsus (cfr. Diez, Wòrt. i3, 285 e seg.). Propriam. La testa de'cani, ed anche d'altri animali,