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Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume II - M-Z
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1899, pagine 2200
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2. Metonimicamente per l'Oggetto che si muove; Purg. iv,70.-3. Sui due luoghi Inf. u, 60 e Par. xxvn, 106 cfr. mondo. - Concernente il signif. scolastico della voce, il Diz. Tomistico e Scolastico, 99 : « Mo-tus, in senso lato, è l'atto dell'ente in potenza, in quanto è in potenza. Dicesi perciò actus imperfecti, perchè l'ente in potenza ha bisogno di chi lo perfezioni. - Motus talora dicesi qualunque azione immanente. Così gli atti intellettuali nell'uomo diconsi motus. Talora significa qualunque azione. Motus alterationis è modificazione di qualità, come la parte che di bianca divien gialla. Motus nutri-tionis è la nutrizione, ossia l'aumento di sostanza dei viventi per virtù della nutrizione. Motus accretionis è l'aggiunta di una quantità ad un'altra. Motus decretionis è la sottrazione di una quantità da un' altra. Motus aggenerationis è la produzione di una nuova parte di sostanza in anime; come quando il fuoco serpeggia pel legno. »
Moto, Part. pass, e Agg. da muovere, lat. motus; Purg. xxiii, 19. Par. xviii, 49; xxiv, 132.
Motore, da muovere, lat. motor, Chi o Che muove. 1. Lo Motor primo, è Dio; Purg. xxv, 70, detto altrove « L'amor che muove il cielo e l'altre stelle, » Par. xxxiii, 145; cfr. Thom. Aq., Sum. th. i, 105, 2. - 2. Motori, cioè Movitori dei cieli, sono « Sustanze .separate da materia, cioè Intelligenze, le quali la volgare gente chiama Angeli » (Conv. li, 5, 5) che presiedono ai moti delle diverse sfere; Par. il, 129; xiii, 98; xxix, 44. Conv. li, 5, 73; il, 7, 4.
Motrice, S. f. di motore, Detto di cose astratte ; Conv. il, 6, 115; iii, 6, 39.
Motto, dal lat. mutire, basso lat, muttum : 1. Detto breve, arguto, o piacevole, o pungente, o proverbiale, o sim. Inf. xxii, 106. Par. xxix, 115. - 2. Per Parola; Purg. v, 7.-3. Far motto, ass. Volgere una qualche parola ad uno, non semp. parlare; Inf. xix, 48. -4. Per lo più con la negaz. Inf. ix, 101; xxxiii, 48; xxxiv, 66. Purg. li, 25; ix, 78; xiii, 141. - 5. Per Parola e Sentenza, non nel senso d'Arguzia; Son.: « Io maledico il dì ch'io vidi in prima,» v. 6 var.
Movente, Part. pres. di muovere, lat. movens, Che muove. 1. Fig. per Appetitivo, Che desta gola, appetito; Par. iv, 1.- 2. Per Chè dà impulso, Che è la cagione principale delle operazioni di alcuno ; Conv. i, 2, 91.
Movere, cfr. mtjovere.