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Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume II - M-Z
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1899, pagine 2200
1286
Morire - Mormorare
fu potentissimo nella repubblica e tra i principali di parte Nera; laonde, avendo contribuito all'esilio del divino Poeta, si meritò di essere da lui rammentato a note d'infamia. Fu priore per quattro volte, e nel 1316 governò il Comune come Gonfaloniere di Giustizia.-Messer Giovanni di More, parimente giureconsulto fu deputato ambasciatore al re di Boemià nel 1333, e poi al Papa nel 1336, da cui fu decorato del grado equestre. Bartolo suo fratello fu castellano di Arezzo nel 1340, e Gonfaloniere di Giustizia nel 1357 e 1369. Da lui nacque Giovanni clie, dopo di avere riseduto Gonfaloniere nel 1407, fu eletto dai Tifernati a loro Potestà nel 1410. Girolamo di Zanobi di Bartolo fu l'ultimo dei Priori di sua casa nel 1528, e per l'assedio fu uno dei sedici Commissari deputati a speculare i bisogni della città e vigilare alla difesa della libertà. I Mori-Ubal-dini tuttora sussistono nella città di Firenze. » Lord Vernon, Inf., voi. li, p. 551.
Morire, dal lat. mori, e negli ant. moriri, Cessar di vivere. Voce sovente adoperata nelle opere di Dante. Nella Div. Com. questo verbo nelle diverse sue forme si trova 80 volte, cioè 34 nel-V Inf., 26 nel Purg. e 20 nel Par. Da notarsi: 1. Forme: moia per muoja, Purg. xvii, 42. Par. ix, 39; xiv, 25; mora per muoja, Par. vili, 75; more per muore, Inf. xxiv, 107; xxv, 66. Purg. in, 136; Vii, 72; vili, 6. Par. xiii, 52; xix, 76; mori' per morii, Inf. xxix, 111. Purg. xi, 65; moria per moriva, Purg. xvii, 27; moriro per morirono, Par. xviii, 131; morisse per morissi, Inf. v, 141; morrà per morirà, Par. xix, 120 ; morria per morirebbe, Par. iv, 2; muoi per muoja, Par. xxii, 15. - 2. Morire nell'ira di Dio, vale Morire empiamente; Inf. ni, 122. - 3. Morir di fame, fig. per Aver gran bisogno di cibo; Par. xxx, 141. -4. Esclamazione; Par. vili, 75. - 5. Fig. per Distruggere, Lacerare, Disfare; Purg. vii, 95. -6. Trasl. per Mancare, Venir meno; Inf. ni, 15.- 7. Detto del giorno; Purg. vili, 6. - 8. Detto del colore; Inf. xxv, 66. - 9. Per Finire, Terminare; Purg. vii, 72; xvii, 42. - 10. A modo di sost. Inf. xii!, 71. Par. ni, 100.
Mormorare, dal lat. murmurare, Quel leggier romoreggiare che fanno 1' acque correnti e il vento. 1. Usato in tal senso a modo di sost. Par. xx, 19, 26. - 2. Per Sommessamente parlare, e Quasi bisbigliare; Purg. x, 101; xxiv, 37; xxxii, 37.-3. Nel medesimo senso a modo di sost. Purg. xxiv, 47. -4. Detto di animali, cioè delle colombe, per Tubare, 11 mandar fuori che fanno i colombi quella lor voce sommessa, grave e gutturale; Par. xxv, 21. - 5. Detto di una fiamma; Inf. xxvr, 86.