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Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume II - M-Z
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1899, pagine 2200
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xiii, 28, nel qual luogo il Poeta vuol dire: Il canto e l'aggirarsi di quell'anime beate, compiuto il loro debito tempo, si ristettero. - 3. Detto di cose astratte ed immateriali; Conv. I, 2, 47, 50; I, 11, 100 e seg. - 4. Essere d'una misura, riferita 1' azione a cose di contraria natura, per Uguagliarsi nel loro effetto, Equilibrarsi, e sim. Purg. xxx, 108, il senso del qual luogo è : Perchè il dolore d'averla commessa pareggi in grandezza la colpa sicché la cancelli. - 5. Fuggire la misura, per Dare nel troppo, scostarsi dal giusto, dal ragionevole; Par. xv, 105. - 6. Pig. A misura, posto avverb., vale Misuratamente; Conv. iv, 13, 60, nel qual luogo Dante traduce liberamente la sentenza di S. Paolo (Ad Bom. xii, 3) : « Non plus sapere, quam oportet sapere, sed sapere ad sobrietatem. » -7. Fare spendio con misura, per Ispendere con misura, misuratamente; Inf. vii, 42. - 8. Oltre misura, posto avverb., vale Smisuratamente, Grandissimamente; Purg. xxm, 65.
Misurare, dal basso latino mensurare, Trovare la quantità ignota d'una cosa per mezzo d'altra già nota. Ed anche fig. per Contrappesare, Par paragone; Purg. x, 24 (dove misurrebbe è contrario di misurerebbe, come produrrebbe per produrrerebbe, e sim.), xvii, 98. Par. vii, 41; x, 30; xix, 51; xxvii, 116; xxxiii, 134.
Misuratamente, Avv. da misurato, Con misura, Regolatamente; Purg. vili, 84.
Misuratore, da misurare, Chi o Che misura. Detto figurat. Conv. i, 2, 44.
Mite, dal lat. mitis, Piacevole, Mansueto, Soave, Di benigna natura; Purg. xv, 102.
Mitriare, da mitria o mitra, e questo dal gr. MÉxpa, Mettere in capo la mitria, Purg. xxvii, 142, dove è da intendere della mitra imperiale, che il papa poneva anticamente in capo all' imperatore e sulla mitra la corona. - Lan.: « Io ti corono della corona e mitria poetica sovra mia scienzia poetria ed arte.» - Ott. : » Te sopra te fo rettore e pastore. » - Petr. Dant. e Falso Bocc. non danno veruna interpretazione della frase dantesca. - Cass.: « Quasi ut felicem ad-modo in hac vita liumana. » - Benv.: « Facio te super te regem et dominum. » - An. Fior.: « Qui è a dire : tu se' sopra a me poeta, et sopra mia scienzia, ciò è sopra mia poesia, perchè io sopra te corono, ciò è ti dono l'arbitrio che tu faccia a tua volontà, et a tuo senno. » - Serrav.: « Facio te compotem tui, et pono te in tua libertate, sive in tuo arbitrio. Per hoc denotatur, quod quia auctor erat purgatus ab omni peccato, quod ipse acquisierat liabitum vir-