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Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume I - A-L
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1896, pagine 1169
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Bello-B'll© (Geri del)
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Bello. Ari. :he al plir. mi-'-. fa rcire talvolta per migliar stono iìi ir. òe1'. mi ir. 6òe». e bz: : dal 1-t. beJ-'.n; dicevi li voelie opero li natira o .li arte, eh* r er prò: :rzion~ e cr-rispoadenja di par:, ovvero per ama cera ferma, per in certo colere o sione. recano all'animo sostro un'impressione di piacere e di ammirizioE*. -< Quella cosa dice l'uomo es-ere le cii farri
debitamente risp .mioao. perete dalia loro armonia resulta piaci-jr.en*o. Onie pare l'i.mo e--ere beli.', quando le sue membra debitamente si ri : no: e di cerno bello il cant-, quando le veci i: nello. se tendi il debito dell'arte, -en.- intra se rispóndenti : * e * oieilo serre '.-ne e pia bello, nel oiale pie debitamente le parole ri-sn-onion Conv. r. 5. 6i e se?. La vece nelle diverse sue forme r a Imperata neila IH»;. Cor m. C-5 voL~e. 2ó nell'i»/.. 32 nel Purg. e 3'> Tolte r el Par. - 1. Inette della vita, e del temp o del laogo . in cui si vive o si abita li rtameaie. piacer jlmente o fellamente: Inf. xv. 57. Purg. vi:. 45. Por. ir, 130.-2. E in generale detto di cosa, ohe r.ei si: genere ci arrarisce compiuta. e in ¦ laiche rn io perfette ; Inf. i. *7. Pu^g. nix. 115. - 3. E = -er bello il fere o il dire checchessia. rale E-ser e:sa e! ' vevole, conveniente, .nesta.esirnili.il fari: o il diri' : Inf. ir. 104. Par. XTir. 68. -4. Vale nache Xostrare in certo bri e ira certa alacrità negli atti e nel sembiante. Ei::-gailaizam; Par. XIX. 36.
Bello (del), famiglia fiorentina. I del Belle sono consorti di Dante, anzi sioi stretti congioati. perche d ri vati da inesser Bell giudice. figlio di Alighiero e fratello di Belandone avo suo. Que-ta fami gli a fa Guelfa. e vien rammentata tra quelle che eblero atterrate le case nel 1260 dopo la disfatta di llontaperti.... Per le iiTisioni di Firenze nelle fazioni Bianca e Nera, i Del Bel' aderirono alla prima: laonde furono costretti ad abbandonare la patria. Il l,ro esilio durava tuttora nel Ioli, e fu confermato ter sempre nella famosa riforma degli Ordinamenti di giustizia, fatta per opera di Baldo d'Agigliene. Era allora questa casa rappresentata da Lapo e dagli altri figli di messer Cione. nei quali probabilmente rimase estinta: •>» Lop.d Tes^toj», Inf., voi. il. p. 425.
Bello (Geri del), nome di in parente di Dante, posto dal Poeta nella bolgia lei seminatori di discordia : Inf. xxrx. 27. << C >n giunto e c.ns.r di Dante il quale fi morto a ghiado e quegli che rima-ero al rn mio acchii i-tara di far vendetta, de quali era l'ano Dante, noli :• fecero mai : > An. Yirn. - Questo Geri fu figliuolo di Cione del Bello, il uale ricevi oltraggio da an casato, il quale ha nome in Firenze i Gerenti ~jr. ?. Germi], e questo ebbe per suo riportare