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Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume I - A-L
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1896, pagine 1169
Bellincion Berti 209
bellezza s' abbia da intendere la bocca, mentre la prima bellezza sono gli occhi ; cfr. Conv. iti, 8, 48 e seg. Così Cass., Serrav., Biag., Ces., Tom., Filai., ecc. Altri diversamente. Petr. Dant. attenendosi all'allegoria: « Tres virtutes theologicse deprecata sunt ipsam Bea-tricem ut aperiat os, ut auctor videat secundam eius pulcritu-dinem ; hoc est, quod postea inductu dictarum trium virtutum theo-logicarum auctor vidit secundam pulcritudinem theologise in visu, idest habuit intellectum de secunda eius parte, scilicet de pagina novi Testamenti.» E Benv.: « Beatrix habet duplicem pulcritudinem; nam primo tractat de rebus humanis, scilicet de vitiis et virtutibus, et istam primam pulcritudinem iam vidit poeta deseri-bendo infernum et purgatorium: secundo tractat de divinis et al-tissimis sicut de Deo et angelis, et istam pulcritudinem secundam statim ostendit hic Beatrix in confuso, quam paulo post videbit specialiter et gradatim semper crescentem in paradiso. » Il Buti: « Quanto a la lettera si può intendere : Scuopreli lo volto tuo, cioè la bocca per lo tutto, cioè per lo volto che sta appiattato sotto il bianco velo, acciò eh' elli vegga lo volto tutto, che non ha veduto infine a qui se non li occhi tuoi. E potrebbe essere in queste parole questa allegoria: Manifesta a lui la intenzione tua litterale e morale che sta appiattata sotto lo velame della fede per sì fatto modo, che elli comprenda la intenzione allegorica et anagogica, la quale intenzione è la seconda bellezza de la Teologia. » Così pure Land., Veli., ecc. Primo il Dan. intese per la prima bellezza di Beatrice la terrena, per la seconda la celeste, opinione accettata da Voi., Dol., Vent., Lomb., Port., Pogg., Cosi., Wagn., Borg., Br. B., Frat., Greg., Andr., Triss., Cam., Frane., Corn., ecc. Secondo il Dionisi (Predar, ist. e crit. li, 59 e seg.) la prima è « la bellezza naturale, che dal lume della ragione riluce nelle Fisiche, e Metafisiche, e Morali dimostrazioni e persuasioni ; » la seconda è « la bellezza teologica, vale a dire tutto ciò che può vedersi della verità per lume della fede colle dimostrazioni e persuasioni teologiche. »
Bell'essenza della bellezza Conv. I, 5, 67 e seg.; iv, 8, 7 e seg.; iv, 25, 86 e seg.; della bellezza del corpo Conv. in, 4, 45 e seg.; della bellezza dell'anima Conv. IH, 15, 108 e seg.
Bellincion Berti, padre della buona Gualdrada (cfr. Gual-drada), della nobile famiglia dei Ravignani (cfr. Ravignani), visse nella seconda metà del sec. XII; Par. xv, 112; xvi, 99. « Fu cavaliere notabilissimo, e fu de' Ravignani, a cui succedettono in re-ditaggio li conti Guidi per madonna Gualdrada;» Ott. -«Iste fuit nobilis miles, et bene moratus de Ravignanis; » Benv. -« Fu uno
14. — Enciclopedia dantesca.