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Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume I - A-L
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1896, pagine 1169

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a cura di Federico Adamoli

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   Beccaio-Beccheria
   203
   signore di Piacenza; ma Matteo Visconti, padre di Galeazzo, volendo ad ogni costo imparentarsi colla casa d'Este, che dominava in quei tempi su Ferrara, Modena e Peggio, seppe trovare il modo di soverchiare il Piacentino. Lo Scotto non dimenticò l'offesa, nè tardò molto a vendicarsi. Galeazzo fu, per opera sua, cacciato da Milano nel 1302; e andato quindi ai servigii di Castruccio morì nel castello di Pescia « scomunicato, assai poveramente e vilmente soldato alla mercè di Castruccio; » Vill. x, 86. Pare che Beatrice fosse tutt'altro che felice col secondo marito, nove anni più giovine di lei; Purg. vili, 75. Azzo di lei figlio le fece erigere un sontuoso mausoleo; cfr. Mukat., Aniiq. JEstens. il, 65, onde alcuni osservano non essersi avverata la profezia di Dante Purg. vili, 79 e seg. Ma non pare che Dante parli di mausolei e di titoli ed onori mondani. « Lo-quitur subtilius, et vult dicere: maior honor erat huic illustri mu~ lieri dici uxor unius viri tantum, scilicet primi, quam secundi; ita quod tacite tangit eam, quod nupsit secundo; » Benv. Così intendono pure Serrav., Tal., Lomb., Biag., Ces., Tom., ecc.
   Beccaio, da becco, capro, Colui che macella e vende animali quadrupedi per uso di mangiare ; Purg. xx, 52, dove Ugo Capeto è detto figliuol d'un beccaio di Parigi, mentre invece discendeva dai conti di Parigi e duchi di Francia. Ma Dante seguì la leggenda popolare. « Per li più si dice, che '1 padre fu uno grande e ricco borghese di Parigi di nazione di buccieri (= beccaio di nascita), ovvero mercatante di bestie; » Vill. iv, 4. E il poeta Villon(f 1483) canta: « Si fusse des hoirs de Huc Capet Qui fuit extrait de bou-cberie. » La stessa leggenda si legge nella Chanson de Geste de Hugues Capet, antico poema francese (ed. De la Grange, Par., 1864) ed in antichi romanzi. « La tradition sur l'origine des Capetiens s'était si bien répandue en France, à la fin du treizième siècle, que vers 1294- le moine Iperius, dans la cronique de saint Bertin, se croyait obligé de combattre l'opinion des ignorants et roturiers qui faisaient venir Hugues Capet de souche plébéienne. Cette croyance devait s'accréditer au dehors; » Ozanam, Purg., 236. Cfr. Chron. Sith. Seti. Bertini, x, 297. Pasquier, Rech. de la France, 1. vr, c. 1. G. Paris, Bitter, frane, au moyen àge, Par., 1888, p. 44. Com. Lips. n, 365 e seg.
   Beccheria (o secondo altra lezione Beccaria), nome di una famiglia di Pavia. Quel di Beccheria, Inf. xxxii, 119, è Tesauro dei Beccheria, abate di Vallombrosa, generale dell' Ordine, Legato per papa Alessandro IV in Firenze. Nel settembre del 1258 «il popolo di Firenze fece pigliare l'abate di Valombrosa, il quale era