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Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume I - A-L
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1896, pagine 1169
Beatrice
199
i limiti di un articolo enciclopedico, per tacere che vogliono assolutamente essere studiati nei lavori originali, tanto più che la lite è ancor pendente, nè vi è per intanto speranza di vederla decisa. Per l'opinione degl'« Idealisti » sono da consultarsi, oltre il lavoro già citato del Perez, principalmente : A. Bartoli, Stor. della lett. ital. iv, 185-232; v, 52-81. R. Renier, nel Giorn. stor. della letter. Hai., voi. n, Tor., 1883, p. 379-95. G. Gietmann, Beatrice, Geist und Kern der Dante 'sclien Dichtungen, Freib. i. Br., 1889. Per il sistema dei « Realisti : » Al. D'Ancona, La Beatr. di Dante, Pisa, 1865, ristampato nelle sue due ediz. della Vit. N., Pisa, 1872, p. xix-lx, ibid., 1884, p. xxiii-lxxxviii. R. Renier, La Vit. N. e la Fiammetta. Studio, Tor., 1879. A. D'Ancona, Beatrice, Pisa, 1889. Scartazzini, Proleg. della D. C., Leipz., 1890, p. 165-189. I. Del Lungo, Beatrice nella vita e nella poesia del secolo XIII, Mil., 1891. R. P. Berthier, Beatrice Portinari, Fribourg (Suisse), 1893 e seg.
IV. Fu la Beatrice di Dante la Portinari?
I sistemi simbolici del Biscioni, del Bossetti, del Perez, ecc. si possono oramai considerare come antiquati; il sistema idealistico del Bartoli ha trovato pochi seguaci, i quali per giunta sono discordi tra loro. È quindi presumibile che anche il nuovo sistema sarà antiquato e pressoché dimenticato in non molti anni, tanto più che le opere di Dante, chi le legga senza pregiudizio, sembrano veramente escludere ogni dubbio sulla realità corporea di Beatrice. Un ideale circa un anno più giovine di Dante (Vit. N. i), che saluta prima il Poeta e poi gli nega il saluto, che ha un'amica la quale muore in verde età (Vit. N. vili), alla cui presenza Dante trema (Vit. N. xiv e seg.), che ha un padre il quale muore ed è dall'ideale pianto amaramente (Vit. N. xxn), - un ideale che è veduto per via ed ammirato da tutti, - un ideale che muore in un dato giorno e in una data ora, e in un dato luogo della città, dove visse e nacque, - un ideale che ha un fratello, il quale va a pregar Dante di alcun componimento poetico sulla morte di esso,-un ideale che, morto, ha sua sede in cielo dove era desiderato, - un tal ideale sembra veramente una specie di aborto, al quale non si possa profetizzare lunga vita. Ma se dunque la Beatrice di Dante fu donna reale, chi fu ella nel secolo? La figlia di Folco Portinari e moglie di •Simone dei Bardi? Lo afferma il Bocc. e lo ripetono sino a quest'ora i più: quest'opinione ha quindi per sè la tradizione costante di oltre cinque secoli. Tutti coloro che ammisero l'esistenza reale della Beatrice dantesca la credettero la Portinari nei Bardi, e può darsi che