Stai consultando: 'Enciclopedia Dantesca Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume I - A-L', Giovanni Andrea Scartazzini
Pagina (207/1180) Pagina
Pagina (207/1180)
Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume I - A-L
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1896, pagine 1169
Beatrice
197
tanta forza le sue bellezze in Dante, che toglievano di lui ogni malo pensiero, e inducevano e cercavano ogni pensiero buono, secondo che appare in sue Canzoni, e in suoi Sonetti, e ancora di messer Cino da Pistoia, dove elli disse di lei; e qui cadrebbe una lunga dimostrazione, la quale per brevitade è da lasciare. » - Secondo il Bocc., il quale nel Comm. si riferisce alla « relazione di fededegna persona, la quale la conobbe, e fu per consanguinità strettissima a lei, » Beatrice fu figlia di Folco di Ricovero di Folco dei Portinari e di madonna Cilia dei Caponsacchi, andata sposa a Simone dei Bardi (cfr. Bardi), ricordata nel testamento di Folco del 1288 come « madonna Bice, figliuola sua, e moglie di messer Simone dei Bardi. » Lo stesso si legge anche nel cod. Ashburnhamiano del Com. di Petr. Dant. (cfr. Rocca, Comm. della Div. Com., p. 403 e seg.), ma questa testimonianza è assai problematica, il Com. di Petr. Dant. non conoscendo secondo gli altri codd. che la Beatrice allegorica (cfr. Dantologia, p. 76 e seg.). - Benv. Bamb. ammette la realtà storica di Beatrice, ma non dice chi ella fosse: « Ista Beatrix realiter et vere fuit mulier fiorentina magnse pulcritudinis, sed maximse ho-nestatis. » L1 An. Fior, sta col Bocc.: « Fue questa giovine figliuola di Folco Portinari, et moglie di messer Simone de' Bardi.»Lo stesso ripetono Serrav., Voi., Vent. e quasi tutti i moderni. Barg. non parla che della Beatrice allegorica. Land., Veli., Dan., Cast, sembrano ammettere la realtà storica di Beatrice, ma non dicono che fosse la Portinari nei Bardi nè che fosse altra donna.
2. Allegoria di Beatrice. Nel testo lat. edito dal Fiammazzo non troviamo che il Bambgl. dichiari il significato allegorico della Beatrice di Dante; invece nel volgarizzamento ital. (Com. alla Cantica dell'Inf. di D. Al. di autore anon., ed. Vernon, Fir., 1848, p. 31) si legge: « Questa donna si fu Beatrice, e come è detto a dietro parla di lei Dante, avegna che fosse una donna di cui esso Dante già sentì amore ; ora ne parla in questo libro per quella vertù che fa beate le cose.» Anche VAn. Sei. la dice « quella virtù che fa biate le cose » (p. 11), ma subito dopo la chiama « grazia di Dio » (p. 12) e « la sapienza » (p. 13). Iac. Dant. dice che per Beatrice nella Div. Com. « la divina scritura sintende sicome prefetta e beata. » Secondo i più Beatrice è il simbolo della teologia, ossia della scienza sacra; così Lan., Ott., Petr. Dant., Cass., Falso Bocc., Benv., Buti, An. Fior., Serrav., Barg., Land., Tal., Veli., Dot, ecc. Il Gelli dice prima (i, 29) che Beatrice è intesa dal Poeta « per la teologia e per la sacra scrittura; » ma più tardi (i, 174) non parla che della sola teologia. Per il Bocc. Beatrice simboleggia « la grazia salvificante, » e per il Dan. « la grazia perficiente e la teologia. »