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Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume I - A-L
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1896, pagine 1169
Basilica-Basso
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finati del 1300, durante il priorato di Dante, e poi degli esiliati da Carlo di Valois. E fu uno de' capi de' fuorusciti fatti venire in Firenze per la pace dal Cardinale da Prato. Capitano nel tentativo de'fuorusciti radunati alla Lastra (luglio 1304) precipitò l'impresa, alla quale si crede dai più che Dante prendesse parte. Cfr. G. Vill., Cron. vili, 39, 41, 42. 49. Dino Comp., Cron. n, 24; in, 10.
Basilica, dal gr. paatXixVj = casa regia, lat. basilica, Sorta di Edilizio antico, grande e sontuoso. Ed usasi oggi comunemente per Chiesa, Tempio principale, onde liguratam. è detto del Paradiso; Par. xxv, 30.
Bassare, lo stesso che Abbassare, ma meno usato ; Inf. xvm, 47.
Bassissimo, Superlat. di Basso; Inf. xxiv, 38. È questo uno dei pochi superlativi usati dal Poeta dal quale « se ne fa così piccolo uso, che fra 6215 aggettivi ho trovati soli 17 superlativi (e tanti ne abbiamo trovati noi pure nella Div. Com.). Se Dante potesse vedere i corazzieri reali non direbbe: altissimi, bellissimi; ma, per significare la misura e la bellezza, farebbe il paragone di quelli con qualche cosa vera o creata dalla fantasia. Quando vide Anteo lo paragonò alla torre di Bologna, chiamata la Carisenda. Sicché i 17 superlativi sono posti di necessità, quando i paragoni non possono farsi o non sono sufficienti ; » Mariotti, D. e la statist. delle lingue, 43.
Basso, dal lat. bassus, che trovasi spesso usato come soprannome. Nella Div. Com. questa voce è adoperata 36 volte, cioè 17 volte neWInf. (i, 30, 61; in, 47, 79; v, 110; vili, 75, 108; ix, 28; xii, 35, 124; xvi, 98; xx, 10; xxiii, 61; xxvi, 128; xxx, 13, 148; xxxii, 17), 15 volte nel Purg. i, 114; ni, 55; IV, 55, 108; V, 90; vii, 133; Vili, 92; xi, 54; xii, 62; xvn, 12, 117; xx, 118; xxv, 129; xxvn, 66; xxx, 5), e soltanto 4 volte nel Par. (x, 46; xi, 3; xiv, 109; xxi, 108). Dante l'adopera nei significati seguenti: A, come Add. 1. Per Che ha poca altezza, Che poco si solleva rispetto a un oggetto o punto preso per termine di paragone ; Inf. i, 30. Purg. i, 114, ecc. - 2. E figuratam. Par. x, 46, ecc. - 3. Per Chino, Chinato, Volto verso la terra; Inf. ili, 79, ecc. - 4. .Aggiunto d'acqua, fiumi e simili, per Che ha poca profondità; Inf. xii, 124, ecc.-5. Detto di persona che canti o parli, per In voce o In tuono sommesso; Purg. xxv, 129.-6. Detto d'Animo, Cuore, Voglia, Sentimento o simile, per Abbietto, Vile; contrario di Generoso, Nobile; Inf. ni, 47; xxx, 148, ecc. — B, in forza di Sost. masc. 1. Per Parte bassa o inferiore di checchessia; Par. xiv, 109, ecc. - 2. E