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Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume I - A-L
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1896, pagine 1169
Bari-Barone
185
Bianchi, onde fu messo in bando insieme coi due conti Guidi. Cfr. Del Lungo, Bino Comp. i, 68, 194. Beatrice, 57 e seg., 97 e seg. Fero. Gabotto, Il marito di Beatrice, Bra, 1890.
Stari, città marittima con porto nella Puglia, a 225 chilom. all'È. N. E. di Napoli, e capoluogo della provincia a cui dà il nome. «Non si hanno notizie precise della sua origine, e i Romani la rammentano solo dopo la conquista della Puglia, di cui era municipio. Caduto l'impero di Occidente, Bari fu dominata ora dai Bizantini, ora dai Longobardi, e nel secolo IX fu saccheggiata dai Saraceni chiamati da Rachis duca di Benevento contro il conte di Salerno suo rivale. Fu in seguito dall'imperatore Greco dichiarata capitale della Puglia, e passata verso il 1100 ai Normanni, seguì le sorti del regno di Napoli ; » Bocci.
Barone, dal basso lat. baro, baronis, di cui probabilmente è radice il lat. vir, e che dapprima significò signore, grande, ministro di principe, e quindi fu un titolo speciale di signore con giurisdizione. Dagli antichi il titolo di Barone venne dato anche ai Santi e talvolta pure a Cristo, onde Barone è chiamato San Pietro, Par. xxiv, 115, e San Iacopo, Par. xxv, 17.-Il gran barone, Par. xvii, 128, è il marchese Ugo, vissuto nel X secolo, ai tempi dell'imperatore Ottone III. « Col detto Otto terzo venne in Italia il marchese Ugo; credo fosse il marchese di Brandimborgo, perocché in Alamagna non ha altro marchesato. A costui piacque sì la stanza di Toscana, spezialmente della nostra città di Firenze, eh' egli si fece venire la moglie, e in Firenze fece suo dimoro, siccome vicario d'Otto im-peradore. Avvenne, come piacque a Dio, che andando lui a una caccia nella contrada di Bonsollazzo, per lo bosco si smarrì da sua gente, e capitò, alla sua avvisione, a una fabbrica dove s'usa di fare il ferro. Quivi trovando uomini neri e sformati che in luogo di ferro parea che tormentassono con fuoco e con martella uomini, domandò che ciò era: fugli detto ch'erano anime dannate, e che a simile pena era condannata l'anima del marchese Ugo per la sua vita mondana, se non tornasse a penitenzia; il quale con grande paura si raccomandò alla Vergine Maria, e cessata la visione, rimase sì compunto di spirito, che tornato in Firenze, tutto suo patrimonio d'Ala-magna fece vendere, e ordinò e fece fare sette badie: la prima fu la badia di Firenze a onore di Santa Maria; la seconda fu quella di Bonsollazzo, ove vide la visione; la terza fece fare ad Arezzo; la quarta a Poggibonizzi ; la quinta alla Verruca di Pisa; la sesta alla città di Castello; l'ultima fu quella di Settimo; e tutte queste badie dotò riccamente, e vivette poi colla moglie in santa vita, e