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Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume I - A-L
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1896, pagine 1169

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a cura di Federico Adamoli

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   Bailo, dal lat. baiulus, prov. baile e bailo, frane, ant. bail, Grado d'onore e di dignità, come Governatore, Castellano e simili, che anche dicevasi Balio. E per Aio, Custode, Balio; Conv. iv, 5, 68, nel qual luogo si hanno le lezioni baili, balj, bajuli. Pare che balj sia la vera lezione.
   Bainlo, dal lat. baiulus, Colui che porta, Portatore; Par. vi, 73. « Connumera le cose che il segno dell'aguglia fece in mano del secondo imperadore, cioè Ottaviano Agusto. E chiamalo baiulo, da baiulo, baiulas, che sta per portare; e così sono chiamati in Francia gli officiali del re, ed in certi altri luoghi, che sono detti bainoli, o balii, in ciò che portano li pesi del signore; » Ott.-« Baiulo si dice da baiulare, cioè da portare ; e così si chiama lo bailo, perchè porta lo fanciullo, e così si chiama ora baiulo Ottaviano Augusto, perchè portò la detta insegna, e bali e governò lo imperio di Roma; » Buti. -11 Monti (Saggio dei molti e gravi errori trascorsi in tutte le edis. del Conv. di D., p. 135 e seg.) voleva che si leggesse non baiulo ma bailo. Ma il Betti: « Augusto non fu il bailo, cioè l'aio, di quell'aquila, di quell'insegna; ma sì il baiulo, il portatore, colui che la condusse a Filippi, a Modena, a Perugia, ad Azio, ecc. » Cfr. Mazzoni-Toselli, Dizion. Gallo-ital. s. v. Baiulo. Diez, Wòrt. i3, 46 s. v. Bailo.
   Balaam, DV ?3, Inghiottitore, Intrecciatore, gr. BaXaaji, Pro-
   t : •
   feta pagano chiamato da Balac, re di Moab, per distruggere il popolo israelitico con maledizioni e scongiuri e che per via ebbe un colloquio in lingua umana colla sua asina, cui il Signore aperse la bocca; Numeri xxn, 5 e seg. Cfr. Asina. Dante lo ricorda per dire, che non l'asina, ma un Angelo parlò in lei; Vulg. El. i, 2, 33 e seg.
   Balascio, da una provincia dell'Indostan, che gli antichi chiamavano Balassia, Sorta di pietra preziosa di color rosso paonazzo, che è una varietà di Rubino; Par. ix, 69.
   li albo, dal lat. balbus, Balbettante, Che per difetto di lingua pronunzia male'le parole. La femmina balba apparsa in sogno a Dante, Purg. xix, 7, è il simbolo dell'avarizia (Lan., Ott., An. Fior., Voi., ecc.), o meglio di tutti e tre i vizi che si purgano nei tre ultimi cerchi del Purg., avarizia, gola e lussuria, cioè di quei beni fallaci che l'uomo va cercando nelle ricchezze, nei piaceri della gola e nei diletti della carne. Così Petr. Dant., Cass., Falso Bocc., Benv., Buti, Serrav., Land., Tal., Veli., Dol., Dan., Vent., Lomb. e tutti i moderni sino al Corn., al Gildem., al Vern., ecc. Ava-
   12. — Enciclopedia dantesca.