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Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume I - A-L
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1896, pagine 1169
Avvolgere-Azzo d'Este 171
ciò inferiore a Graziano, Beda, Dionisio, Isidoro, ecc. Inoltre non è noto che Sant'Agostino si giovasse del latino di Sant'Ambrogio. Di Lattanzio si poteva dire che fu una piccioletta luce, intendendo della sua povertà; « adeo in hac vita pauper, ut plerumque etiam necessariis indiguerit, nedum deliciis » (S. Hieron. Chron. ad ann. ìx). E l'opera principale di Lattanzio, « Divinarum Institut. lib. vii, » essendo una magnifica apologia del cristianesimo, ben si poteva chiamarlo avvocato de' tempi cristiani. Nè si può negare che S. Agostino si giovasse del latino, cioè delle opere di Lattanzio. Ma appunto perchè il Poeta menziona espressamente questa circostanza, mettendo così il personaggio circoscritto in relazione diretta con S. Agostino, pare più probabile che egli intendesse di Orosio, che scrisse l'opera sua principale (Histor. lib. VII adversus Paganos) confortatone da S. Agostino (cfr. Baehr, Gesch. des ròm. Litt., 4a ediz., ii, 315 e seg.), il quale nel De Civitate Dei si « provvide » veramente molto del « latino » di Orosio (cfr. Baehr, Christl.-ròm. Theol., 260 e seg.). Convien del resto confessare, che non abbiamo argomenti indiscutibili per provare che dell'uno piuttosto che dell'altro Dante abbia voluto parlare. Cfr. Lattanzio, Orosio.
Avvolgere, dal lat. advolvere; 1. Volgere una cosa intorno ad un'altra o in sè, ordinariamente a più doppi; come si fa con fasce, funi, fili, e altre cose simili; Inf. xxxil, 103.- 2. Per Condurre in giro, Fare aggirare ; Inf. xxxiv, 132. - 3. Neut. pass. Avvolgersi in sè, ed anco Ricingere una cosa, avvolgendosi; Inf. xxv, 5.
Avvolto, Partic. pass, di Avvolgere; in forma d'Add. Avviluppato in sè o con altra cosa; Inf. vn, 14; xx, 44. Gambe avvolte, Purg. xv, 122, vale Gambe mal sicure, vacillanti.
Azziniare, dall'ant. frane, acesmar, acesmer, e anche assey-mer, e questi dal gr. %oa[isco; Acconciare con soverchia squisitezza, Raffazzonare; Conv. ni, 4, 60.
Azzo d'Este, Azzo o Azzone VII marchese d'Este, signore di Ferrara, Modena e Reggio, figlio di Obizzo o Opizzone II, tenne il governo dal 1293 al 1308, nel qual anno cessò di vivere. Lo si credette uccisore del proprio padre, cui dicono soffocasse con un piumaccio; Inf. xii, 112 (cfr. Figliastro, Obizzo). Fece uccidere proditoriamente Iacopo del Cassero da Fano, chiamato da Maffeo Visconti a podestà di Milano; Purg. v, 64 e seg. (cfr. Cassero). Già avanti negli anni sposò in seconde nozze (alcuni dicono nel 1300, altri nel 1305) Beatrice, figlia di Carlo II, il Ciotto di Gerusa-