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Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume I - A-L
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1896, pagine 1169
Avere-A verso
a memoria, Rammentarsi, Ricordarsi; Purg. xm, 127; xvm, 75.-12. Avere a sdegno, a disdegno, a dispetto, vale Disdegnare, Dispettare. Dispregiare; Inf. x. 36, 63.- 13. Avere in cura, in custodia, in governo, vale Custodire, Governare : Purg. xm. 87 : xvr, SI.-14. Avere in. seguito da nomi esprimenti alcun affetto o disposizione dell'animo, prende il significato del verbo, cui quei nomi appartengono; come per es. Avere in dispregio = Dispregiare, Avere in ira, in odio, in pregio, in onore, eoe. Inf. xm. 8: xxiii, Po. Purg. v, 77; xt, 74.-15. Avere sopra, sotto, dietro, accanto, ecc. una persona o una cosa, significa che quella persona o cosa, resta, sta, sopra, sotto, ecc. al soggetto del discorso; Inf. xxin, 23.- 16. Aver luogo, per Esser necessario. Far di bisogno, Occorrere; Par. xxiv, 81.-17. Avere trovasi usato come sinonimo del verbo Essere; Inf. vii, 118.- 18. Oltre al servire regolarmente d'Ausiliario nelle coniugazioni dei verbi Attivi. Avere serve anche ad alquanti Neutri e Neutri passivi, sostituendosi al verbo Essere. Per es. a. Cogli Attivi, Inf. xxxm, 33.-1». Co' Neutri, Inf. xx. 79.
Avere. Sost. Facoltà, Possessioni, Ricchezze: Inf. xi,35;xn, 105; xix, 55. 72.
Averrois. Averroes. chiamarono i filosofi e gli scolastici del medio evo il celebre filosofo àrabo Abu'l-ÌVelid Mohammed ibn Ahmed ibn Mohammed ibn Roseti d el-Maliki, il celebre commentatore di Aristotile, il cui commento (Averrhois Commentari us in Aristoteli$ libros. Yen., 1500 e sovente) fu tenuto per più secoli in sommo pregio. Nacque nel 1126 a Cordova da parenti cospicui. Studiò prima la teologia positiva e la giurisprudenza, quindi la medicina. le matematiche e la filosofia. Fu giudice a Se villa ed a Cordova. e dopo il 1163 protomedico del Califfo Abu Jacub Jusuf e del di lui figlio Jacub Almansur, succeduto al padre nel governo l'anno 1184. Dopo il 1195, accusato di coltivare la filosofia e la scienza antica a danno della religione maomettana, fu bandito ed i suoi scritti di logica e di metafisica furono condannati ad essere abbruciati pubblicamente per mano del carnefice. Morì nel 119S e la sua morte segna il principio della decadenza della filosofia àraba. Cfr. E. Re-xax. ArerrO'S et VAverroismi'. Par., 1S52: 3a ediz.. 1869. Lasinio, Studi sopra Averroe. Fir., 1875. M. J. Muellek, Philosophie und Th>:olo:iie con AverrJwes, Monaco, 1S59. Dante lo chiama colui v che il gran commento feo, * Inf. iv. 144, e « il Commentatore * per antonomasia, Conv. iv, 13. 50, e lo cita Mon. i, 3, 52.
Averso. Partic. pass, di avertere, dal lat. a versus (da non confondersi con ^Avverso). Volto al contrario. Volto a ritroso; Par.