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Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume I - A-L
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1896, pagine 1169
Avello-Avere
Avello, dal lat. barb. lavcllum, e questo da labellum, che valeva anche piccola conca o catino, Arca o Cassa sepolcrale, Sepoltura, Tomba; Inf. IX, 118; XI, 7.
Aventino, Mons Aventinus, il più meridionale dei sette colli di Roma, situato fra il Tevere, il Celio e il Palatino, sul quale sorgevano il tempio e l'atrio della Libertà ed il tempio di Diana detto comune. Caco vi aveva fermato la sua stanza per rubare i passeg-gieri e involare gli armenti ; Inf. xxv, 26. Cfr. Caco.
Avere, dal lat. habere, verbo ausiliare che si trova centinaia di volte nella JDiv. Comm. (secondo il nostro calcolo, fatto su due canti per ogni Cantica 6 lj2 volte per canto, dunque in tutto ca. 650 volte) come pure nelle altre opere di Dante. Registriamo prima le forme o antiquate o del linguaggio poetico, quindi i principali sensi diversi, nei quali Dante adopera questo verbo.
I. Forme. 1. Al Presente dell' Indicativo : Abbo; Inf. xv, 86; xxxii, 5. Àvem, Avemo; Inf. xxu, 70; xxm, 28 e sovente. Le quattro forme ho, hai, ha e hanno vogliono alcuni che si debbano scrivere ò, ài, à, anno. - 2. All'Imperfetto: Avei ; Inf. xxx, 110. Par. xxxi, 87. Avieno ; Inf. xxxn, 82. - 3. Al Perfetto : Ei ; Inf. i, 28 (? lezione controversa). -4. All' Imperativo : Aggi; Purg. xxxin, 55 (? lez. contr.).- 5. Al Congiuntivo : Aggi; Par. v, 127. Aggia; Purg. vi, 102. Aggiate; Canz.: « Doglia mi reca nello core ardire; » v. 129. Haia; Inf. xxi, 60. Par. xvn, 140 (alcuni scrivono aja).-6. Al Condizionale: Averei; Inf. in, 56 (? lez. contr. Alcuni testi invece di non averei creduto hanno non avrei mai creduto). Averebbe ; Inf. xiii, 49. Purg. xxx, 117. Averiano; Inf. xix, 27; xxxi, 64.
II. Sensi. 1. Possedere, Tenere in sua proprietà, riferito alle qualità dell'animo o del corpo; Canz. « Donna pietosa e di novella etate » v. 69.-2. Usato assolutam., riferendosi sempre a qualunque causa che travagli l'animo o il corpo; Inf. xxxiii, 51. - 3. Detto di regni, provincie, città, vale Tenerle sotto il proprio dominio; Purg. vii, 119. - 4. Per Portare allato, addosso, Tenere presso di sè; Inf. xvi, 106. - 5. Avere un'arte, una professione, una lingua e simili, vale Conoscerla, Saperla; Conv. I, 5, 65.-6. Congiunto ad un Infinito per mezzo della preposiz. A o Da, accenna tempo futuro nell'azione significata da quell'Infinito; Purg. xxiv, 90. - 7. Neut. pass. Aversi una data cosa a un'altra, vale Stare quella in proporzione a questa; Vit. N., 42, 19.-8. Avere animo, ardire, coraggio, vale Essere animoso, ardito, coraggioso; Inf. n, 123.-9. Aver cura, vale Curare, Aver pensiero, diligenza; e con la negativa vale Trascurare; Inf. xxm, 41. - 10. Aver fine, termine, vale Finire, Terminare; Par. xvi, 78.- 11. Avere a memoria, a mente, vale Tenere a mente,