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Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume I - A-L
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1896, pagine 1169
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Aulide, AùXig, città e porto della Beozia, dove Agamennone radunò l'armata greca e d'onde essa partì per Troia; Inf. XX, 111. Cfr. Hom., II. il, 304, 496, ecc. Virg., Aen. iv, 426. Ovid., Met. xil, 10; xill, 182.
Aura, dal gr. aupa, lat. aura; 1. Leggiero e piacevole venticello; Purg. xiv, 142; xxiv, 146; xxviii, 7. - 2. Per Aria, Aere; Inf. iv, 27, 150; v, 51 (dove però alcuni testi invece di aura nera hanno Aer nero), xxiii, 78; xxviii, 104; xxxi, 37. Purg. i, 17; xxviii, 110.
Aurora, dal lat. aurora, Splendore vermiglio, indi rancio, che apparisce in oriente prima che spunti il sole; figuratam. Purg. n, 8.
Ausare e Adusare, da usare, premessavi la prepos. a, Assuefare, Avvezzare; e Neut. pass. Assuefarsi, Avvezzarsi a checchessia o con chicchessia; Inf. xi, 11. Purg. xix, 23, Par. xvn, 11.
Auso, dal lat. ausus, lo stesso che Oso, Ardito. Voce poetica; Par. xxxn, 63.
Ausonia, nome antico dell'Italia meridionale, da Ausone, figlio di Ulisse; Par. vili, 61. - « Ausonia fuit olim pars Latii, uhi fuit Eoma et tot populi latini vicini, sicut patet per Livium et Plinium; sed Ausonia ponitur prò Italia, sicut et Latium saepe apud poetas;» Benv. - Mon. n, 13, 45.
Austerlcli leggono alcuni testi nel luogo Inf. xxxii, 26. La voce deve di necessità essere il ted. ant. Oesterrich, mod. Oester-reich — Austria. Sembra pertanto preferibile la lez. Ostericch, come hanno Petr. Dant., Land., ecc. e come scrive il Villani (vii, 27, 29, 42 e sovente). Il Betti afferma anzi che « Osterich è la vera lezione antica. » Sventuratamente non si può dire con certezza approssimativa quale sia « la vera lezione antica, » troppo discordanti tra loro essendo codd., ediz. e commenti. Nei codd. abbiamo Osterie, Osterlichi, Osterlicclii, Ostericchi, Atisterich, Austerricchi, Asterlic-chi, Astarlichi, Esterlichi, Isterlicchi, Istralichi, Ostorichi, ecc., ecc. Nei comm. ant. Esterlicchi (Bambgl.), Ostericchi (An. Sei., Ott., Buti), Austericch (Lan., Veli.), Osterrich (Petr. Dant., Land.), Osterlicchi (Cass.), Ausciericchi (Falso Bocc.), Osterlich (Benv.), Austerich (Dan). Quale è dunque la vera lezione antica?-In ogni caso l'ultima sillaba non è da leggersi nè -ichi nè -icchi, ma -ich o -icch, oppure ic o icc, chè il suono del ghiaccio non è cricchi ma cricch. Cfr. cricch.
Austro, dal lat. auster, Vento che spira da mezzogiorno; Purg. XXXII, 99.
11. — Enciclopedia dantesca.