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Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume I - A-L
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1896, pagine 1169

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a cura di Federico Adamoli

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   Astio-Astuto
   Astio (dal got. haifst-s — contesa, discordia? o dat ted. hass— odio? o dal lat. astus = malizia, astuzia? Cfr. Diez, Wòrt. il3, 6). Rancore, Odio contro alcuno, propriamente cagionato da invidia; Purg. vi, 20.
   Astioso, add. Pieno d'astio; Cam. « Quantunque volte, lasso! mi rimembra, » v. 13.
   Astore, dal lat. astur, Specie di Falco della famiglia degli Sparvieri, che un tempo adoperavansi assai nella caccia. Per similit. sono detti astor celestiali gli Angeli che scendono a difendere le anime purganti contro gli assalti del serpente; Purg. vili, 104. -« Angeli merito assimilantur avibus, quia sunt alati et velocissimi.... et precipue asturibus, quia sunt aves fortes multum;» Benv. - « Chiamali astori, perocché lo astore è inimico del serpente; » Ott.
   Astrarre e Astraere, dal lat. abstrahere, in forza di Neut. pass. Separarsi, Segregarsi, Distaccarsi; detto della nobile Anima, che dalle cose terrene si toglie per rendersi a Dio, Conv. iv, 28, 31.
   Astrea, figlia di Giove, la dea della giustizia; cfr. Hesiod., Theog., 901. Ovid., Met. i, 150. Ricordata Mon. i, 13, 6.
   Astro, dal gr. aatpov, lat. astrum, Nome generico che si dà a tutti i corpi celesti. Così è chiamata per similit. un'anima risplendente; Par. xv, 20. « È astro congregazione di molte stelle, ma qui si pone per una stella, » cioè per « uno di quelli beati spiriti, che stavano in quella croce, come le stelle stanno in cielo; » Buti.
   Astrologia, dal gr. àaxpoXoyia, lat. astrologia, Quella falsa scienza, che dall'osservazione degli astri pretendeva indovinare il futuro; che anche dicesi Astrologia giudiciaria. Presso Dante, come in generale presso gli antichi, Astrologia significa pure la vera scienza, che ora chiamasi Astronomia; Conv. il, 14, 164-85; iv, 15, 123.
   Astrologo, dal gr. àaxpoXóyog, lat. astrologus, Chi fa professione di Astrologia; Dante l'usa per Astronomo; Son.: « Da quella luce, che il suo corso gira, » v. 4.
   Astuto, dal lat. astutus, Che ha astuzia, cioè quell' acume della mente che rende atto così ad ingannare, come a schivare gl'inganni, Scaltro, Sagace, Scaltrito; Conv. iv, 27, 36 e seg.: « Non è da dire uomo savio chi con sottratti e con inganni procede, ma è da chiamare astuto. »