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Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume I - A-L
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1896, pagine 1169
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Armento-Armonizzare
di nna cosa, dicesi per Provvedersi, Fornirsi, Farsi forte di quella. Ed usasi pure al figurato; Inf. xxvill, 55; xxxiv, 21. Par. xvii, 109; xix, 144. - 3. Armarsi, per Disporsi, Apparecchiarsi, Mettersi in ordine per fare una cosa; Par. xxiv, 46, 49.
Armento, dal lat. armentum, Branco d'animali grossi domestici, come buoi, cavalli e simili; Inf. xxv, 30.
Armonia, dal gr. àpjiovta, che propriam. vale Giuntura, Unione; lat. harmonia; 1. Consonanza e concento sì di voci, sì di strumenti tanto a corde quanto a fiato; Par. vi, 126; xvii, 44. - 2. Per similit. Par. i, 78.
Armonizzare, Rendere armonia; Purg. xxxi, 144, sul qual verso abbiamo diverse interpretazioni. Alcuni antichi, Lan., Petr. Dant., Cass., Falso Bocc., An. Fior., Land., Tal., ecc., tirano via su questo verso. Ott. : « Quasi dica, per le armonie e sonoritadi de'Cieli passando. » - Benv.: « Cum eius dulci harmonia, quam sequuntur angeli cantando. »- Buti : « Cantando e sonando dolcemente, cioè in quello luogo dove tratti de le cose del cielo dolcemente e dilettevil-mente. » - Serrav.: « Armonizando, idest cantando. » - Veli.: « Là dove '1 cielo col dolce suono, che secondo i Platonici fa nel moto (il qual dicono esser soavissimo) ti copre. » - Dan.: « Là dove il cielo col dolce suono et armonia, che nasce dal moto di quello, ti vela et cuopre. » Così in sostanza anche Voi., Vent., Biag., Cost., Ces., Br. B., Greg., Cam., Filai., Bl., Wit., Eitn., Krig., Nott., Ozan., P. A. Fior., Briz., Batisb., Longf., ecc. - Lovib.: « Pel cielo intende gli Angeli, che gittando fiori adombravano, non lasciavano intieramente veder Beatrice (Purg. xxx, 28 e seg.) : ed aggiunge armonizzando, inerentemente ad avere dichiarato che i medesimi Angeli sempre armonizzano (Purg. xxx, 92 e seg.). » - Portir.: « In quel luogo, dove il del, il coro degli angeli, armonizzando, cantando sempre dietro all'armonia delle celesti sfere, t'adombra, intendi, gittando fiori per ogn'intorno. » Così in sostanza anche Pogg., Wagn., Tom., Frat., Brunet., Bennas., Frane., Corn., ecc.-Dion. : « Il Poeta dice, che il cielo col volgere armonioso delle sue ruote adombra, cioè effigia e rappresenta tutto il corpo della Sapienza, o della gloriosa Beatrice che togliendosi il velo si fece manifesta agli occhi dell' intelletto di Dante. » Così pure Ed. dell'Anc., Ed. Pad., Borg., Triss., ecc. - Betti: « Là dove il cielo t'irraggia della sua luce in mezzo alle armonie angeliche. » - Antonelli : « Là dove il cielo armonizzando con la terra dell'innocenza, appena con la sua bellezza rende imagine di tue bellezze divine. »