Stai consultando: 'Enciclopedia Dantesca Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume I - A-L', Giovanni Andrea Scartazzini

   

Pagina (139/1180)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (139/1180)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume I - A-L
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1896, pagine 1169

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   129
   blema da sciogliersi dalla fede, non già dalla ragione umana. Così Tore!., Ces., Kanneg., ecc. - Altri : Che la divina giustizia ci sembri ingiusta, è un motivo per noi di credervi. Così Lomb., Port., Pogg., Biag., Cost., Tom., Br. B., Frat., Bennas., Cam., Frane., Filai.,ecc. -« Però che ad alcuno paia, che la giustizia di Dio sia ingiusta,... non è argomento eh1 elli erri in fede, anzi è argomento ch'elli crede che Iddio sia (poich'elli lo fa alcuna volta) meno giusto; come se io dico : quelli è uomo rigido ; io non dico però eh' elli non sia uomo ; » Ott. - « Quia bonus homo credit fìrmiter Deum esse semper justum, licet videat ssepe aliqua opera iniustissima ; et sic credit quod non videt, quod est argumentum fidei; » Benv. - « È prova di fede; » Buti. - « Apparere iniustam nostram iustitiam in oculis mortali-bus, est argumentum fidei, idest [argumentum] cum aliqua falsi-tate arguens contra fidem, et non heretice pravitatis (idest non induceret in heresim), vcl iniquitatis; » Serrav. - « Dubitando, che non sia giusta cosa questo, che tiene la nostra fede, afferma la fede essere. Adunque questo dubbio è argomento, cioè dimostrazione di fede; » Land. - « Quamvis non cognosceres que esset causa quia minueretur meritus alicuius, hoc est signum fidei et bone credu-litati et non erronee credulitatis ; » Tal. - « Io spiegherei così in tanta lite de'comentatori, e forse oscurità del poeta: Che agli occhi umani sembri talora ingiusta la giustizia divina, ciò è segno d'una gran fede che abbiamo nella giustizia medesima di Dio, quando crediamo ch'ella tuttavia non sia ingiusta; e non è punto un segno di nequizia ereticale. Ovvero: Essendo Iddio giustissimo, il parere agli occhi umani ingiusta la sua giustizia, dee esser motivo d'aver sempre più fede, e non di divenire eretico, facendosi ardito d'investigare i divini segreti; » Betti. - « S'intenda giustizia per il luogo assegnato da Dio ai beati, e sarà facile la spiegazione. È fede che la violenza altrui non impedisce la salvazione : dunque Dante lo credeva: vede quella Piccarda che fu per violenza tolta di monastero, e che tuttavia è rilegata giù basso nella luna per non avere adempiuto in tutto il suo voto: ciò gli pare contro a quel che insegna la Fede ; e domanda come è ciò. Non è questo dubbio argomento di fede? » Fanf.
   Argonauti, 'ApYovaòxat, celebri eroi della mitologia greca che passarono a Colchide per conquistare il Vello d'oro. Cfr. Hom., Ori xii, 66. Hesiod., Theog. 992. Pind., Pyt. 4. Apoll., Rhod., Argon. Apollod. i, 9, 16 e seg. Ovid. Met. vii, 1-158. Ricordati Par. n, 16. Cfr. Colco, Jason, ecc.
   Arguto, dal lat. Argutus; 1. Detto del parlare, vale Acuto, Pronto, Vivace; Purg. xin, 78 ; - 2. E detto di faccia, ch'esprime
   9. — Enciclopedia dantesca.