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Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume I - A-L
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1896, pagine 1169
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Appo-Appostare
non dovrebbe esser dubbia, il si plaude essendo l'oraziano sibiplau-dere, per Compiacersi. Cfr. Plaudere.
Appo, dal lat. apud, Appresso, In vicinanza, Accanto ; e appo alcuno, per Nell'animo, Nel concetto, Nel giudizio di alcuno; Inf. xviii, 135.
Appoggiare, dal lat. barb. appodiare, derivato dal lat. po-dium — parapetto; 1. Accostare una cosa all'altra per il ritto, alquanto a pendìo, acciocché stia sostenuta; e anche in più largo significato Posare una cosa sopra o accanto ad un'altra che le sia di sostegno; Inf. xxix, 73, 74 dove la Cr. legge: «Io vidi duo sedere a sé appoggiati, Come a scaldar s'appoggia tegghia ategghia. » Altri leggono nel v. 73 colla Nidob. « a sé poggiati, » ed altri col S. Cr., Vat., Beri., Cass., ecc.: « a sé poggiati, Come a scaldar si poggia.... » La differenza, non essendo che di sinonimi è irrilevante; però nella Div. Com. sarebbe questo l'unico luogo dove Dante invece di Poggiare avrebbe adoperato il verbo Appoggiare ; cfr. Poggiare. - 2. Neut. pass. Posarsi, Mettersi accanto o sopra a checchessia per Sostenersi, Reggersi su checchessia; Conv. i, 11, 21.
Appoggio, dal lat. podium — parapetto, premessavi la prep. ad, Qualunque cosa che serve di sostegno a checchessia. Per similit. Purg. ni, 18.
Apporre e Apponere, dal lat. apponere; 1. Porre accosto o sopra, Aggiungere una cosa ad un'altra; Par. xvi, 8; il cibo che S'appone, Par. XVI, 69, è il cibo « che s'aggiunge a quello che è mangiato prima: imperò che impaccia la digestione, e così fa corrompere lo cibo che era incominciato a smaltire, e convertirsi in mali amori; unde poi si generano le infermitadi e seguitane alcuna volta la morte; e così addiviene nelle cittadi per li nuovi uomini che vi s'appongnano, che mettono divisioni e discordie, e guasta-nosi le cittadi, et alcuna volta si disfanno ; >> Buti. - 2. Apporre ad alcuno un mancamento, una colpa, un delitto e simili, vale Attribuirglielo, Imputarglielo; e dicesi per lo più d'imputazioni a torto ; Inf. xxiv, 139.
Apportare, dal lat. adportare; 1. Arrecare; Par. xxvii, 138.-2. Per Rapportare, Riferire, Annunziare; Inf. x, 104. Par. xxv, 129.
Apposito, lat. appositus, Apposto, Messo innanzi; Conv. I, 2, 2.
Appostare, dal sost. posta, propriam. Tener d'occhio alcuno, postandosi in luogo opportuno per ispiarne gli andamenti, tendergli insidie e simili. E per Indagare, Penetrare, Scuoprire ; figuratam. Conv. n, 1, 33.