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Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume I - A-L
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1896, pagine 1169
Antictona-An ti vedere
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xvi, 23, 40. - 6. L'antico che Lavinia tolse, Par. vi, 3, è Enea che visse circa 1200 anni a. C. e sposò Lavinia, l'unica figlia (li Latino, re del Lazio; cfr. Enea, Latino, Lavinia. - 7. Ab antico, Inf. xv, 62, per Anticamente, In antico, Nel tempo antico.
Antictona, dal gr. àvxix^v, la terra degli antipodi; cfr. Aristot., De Ccel. et mund. n, 13. Dante usa questa voce Conv. in, 5, 13, nel quai passo parecchi testi hanno erroneamente An-tiscona.
Antifonte, 'Avxicpàjv, tragico greco, visse prima in Atene, poi alla corte di Dionisio il tiranno che lo fece uccidere per aver censurato le miserabili tragedie composte dal tiranno. Secondo Aristotile ed i Grammatici Antifonte scrisse tre tragedie, Meleagro, Andromaca e Giasone, le quali però non sono giunte a noi. Aristotile lo nomina con lode tra' poeti, e Plutarco lo annovera tra' migliori tragici. Nel passo Purg. xxn, 106 la gran maggioranza dei codd. ha Antifonte, e così lessero Lan, Petr. Dant., Cass., Benv., Buti, Serrav., ecc. Altri invece (Ott., Land., Veli, Aid., Bovil., Cr., Dol., Dan., ecc.) leggono Anacreonte. Ma non sembra probabile che Dante nominasse in questo luogo Anacreonte, poeta tutto mollezza, e il mettesse in mazzo co' grandi trattatori della drammatica, dell'epica e della lirica poesia. Del resto la lez. Antifonte ha per sè l'autorità dei codd. Cfr. Gigli, Studi sulla D. C., p. 342. Blanc, Versuch, p. 86.
Antigone, 'Avttyóvvj, figlia di Edipo (nata dalla costui inconscia unione colla propria madre Giocasta), sorella di Ismene, di Eteocle e di Polinice, accompagnò l'infelice padre nell'Attica, rimase presso di lui sino alla sua morte, quindi ritornò a Tebe, dove Creonte la fece chiudere e morire in una caverna sotterranea, per aver ella dato sepoltura al corpo del fratello Polinice. Cfr. Prop. ii, 8, 21. Apollod. iii, 5, 8, 9. Nominata Purg. xxn, 110.
Antioco^ quarto di questo nome, detto 'Avuoxos 'EracpavVjs, figlio di Antioco il Grande, re di Siria dal 176 al 164 a. C., famoso per aver perseguitato i Giudei, suoi' sudditi. Dante accenna a lui senza nominarlo Inf. xix, 87 per aver egli venduto a Giasone per danari la dignità di sommo sacerdote; cfr. II Maccah. iv, 7-27; v, 5-10. Vedi all'art, Jason.
Antivedere, dal lat. ante e videre, Vedere avanti, Prevedere; Par. vili, 76.-E come sost. per l'Antiveggenza; Inf. xxvin, 78. Purg. xxiii, 109; xxiv, 46.