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Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume I - A-L
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1896, pagine 1169

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a cura di Federico Adamoli

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   Anfìarao-Angelo
   Anfìarao, 'Aiicpiccpocog, da Argo, figlio di Oicleo e di Ipermne-stra (Apoll. i, 8, 2. Paus. ri, 21. Pind., 01. vi, 20). discendente dall'indovino Melampo (Hom., Od. xv, 244), ed egli pure sommo indovino, spiegatore di sogni e grande eroe, che prese parte alla spedizione degli Argonauti e fu uno dei sette re che assediarono Tebe per rimettervi il re Polinice. Da quell' indovino che era aveva preveduto, che andando all' assedio di Tebe vi sarebbe morto, onde si teneva nascosto per non essere indotto ad andarvi. Ma Erifile sua moglie, sorella di Adrasto re d'Argo (Apollod. i, 9, 13. Paus. ji, 6), sedotta da Polinice per mezzo della collana dell'Armonia, rivelò il suo nascondiglio, onde dovette prender parte alla spedizione. Mentre combatteva, Giove aperse la terra con un fulmine, ed Anfìarao ne venne inghiottito (Apollod. ih, 6, 8. Pind., Nem. ix, 51 e seg. Paus. ix, 8. Stat., Theb. vii, 690 e seg. Ovid., Met. vili, 316; ix, 407, ecc.). Inf. xx, 34.
   Anfione, 'Ajacpitov, figlio di Giove e di Antiope, figlia di Nicteo, re di Tebe. Esposto con Zeto, suo fratello gemello, fu educato da pastori. Fu sommo cantore e musico. Nella edificazione di Tebe faceva discendere i sassi da sè giù dal monte Citerone al suono della sua lira, e formarne da sè le mura (cfr. Hom., Odys. xi, 280 e seg. Apollon., Ehod. i, 740 e seg.; iv, 1090. Horat., Ars Poet. 394 e seg. Prop. in, 2, 2. Ovid., Met. vi, 110, 178, 271, 402). Inf. xxxii, 11.
   Angelico, dal gr. ccyysXixòg, lat. angelicus; 1. Di Angelo, Appartenente ad angelo; Inf. vi, 95. Purg. xxx, 29, 65. Par. x, 117;
   xx, 18; xxm, 103; xxvm, 126; xxix, 71.-2. Per Simile ad angelo, a guisa d'Angelo; e per lo più si prende figuratam. in significato di Sommamente bello e grazioso; Inf. ir, 57. Purg. xxxi, 132; xxxri, 33. Par. xxvm, 53.-3. L'angelica farfalla, Purg.x, 125; cfr. Farfalla.
   Angelo, Angiolo e anche Agnolo, dal gr. ayyeXos (—nunzio), lat. angelus; 1. Creatura incorporea, intellettuale, e Nunzio di Dio. « I movitori di quello (terzo cielo) sono Sustanze separate da materia, cioè intelligenze, le quali la volgare gente chiama Angeli; » Conv. il, 5, 4 e seg. Purg. ir, 29; iv, 129 (nel qual luogo sembra però che la vera lezione sia l' uccel, o l'augel di Dio); Vili, 26, 107 ; ix, 104 ; x, 34 ; xi, 10 ; xii, 79 ; xv, 34 ; xvi, 144 ; xix, 54 ;
   xxi, 23; xxn, 1, 2; xxvii, 6 ; xxx, 82; xxxii, 74. Par. vii, 130; x,53;xiv, 36; xx, 102; xxn, 72;xxix, 38, 50; xxxi, 131; xxxn, 103,110. Sulle dottrine di Dante concernenti gli Angeli cfr. Conv. il, 5 e 6; iv, 19. Vedi pure Gerarchia. - 2. Angeli neri, Angeli d'Inferno sono detti i Diavoli; Inf. xxitt, 131. Purg. v, 104. -3. Angeli neutrali sono