Stai consultando: 'Enciclopedia Dantesca Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume I - A-L', Giovanni Andrea Scartazzini

   

Pagina (97/1180)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (97/1180)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume I - A-L
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1896, pagine 1169

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   Anchise-Ancòra
   87
   Anchine, troiano, padre di Enea, il quale, quando
   Troia fu distrutta, lo salvò portandolo sulle proprie spalle. Accompagnò Enea sul mare e morì in Sicilia; cfr. Virg., Aen. il, 707 e seg. in, 710. Inf. i, 74. Purg. xvm, 137. Par. xv, 25; xix, 132. Conv. iv, 26, 55. Mon. n, 7, 47.
   Ancidere, dal lat. am— intorno, e coedere, = tagliare; e forse i Latini stessi avevano tutta intiera la voce ancidere, come ci fa supporre il partic. ancisus ; 1. Lo stesso che Uccidere, ma e voce poetica; Purg. xiv, 62, 133; xv, 107; xvi, 12; xvii, 37; xx, 90, 115; xxxm, 44. Par. xvii, 32. - 2. Neut. pass. Uccidersi; Inf. v, 61. -3. E figuratam. per Tormentare, Straziare; Cans.: « Amor, dacché convien pur ch'io mi doglia, » v. 45. - 4. Anciso, per Ferito, Piagato; Cam.: « Così nel mio parlar voglio esser aspro, » v. 77.
   Ancilla, cfr. Ancella.
   Anco, cfr. Anche.
   Anco Marcio, AncusMartius, probabilmente nepote di Numa dal lato materno, fu il quarto dei sette regi che prima governarono Roma; Conv. iv, 5, 67. Regnò dal 640 sino al 616 a. C.; fondò Ostia, fortificò Roma e conquistò parecchie città dei Latini. Cfr. Tit. Liv., I, 32 e seg. Cic., De Republ. il, 18.
   Ancoi, dal lat. hac hodie, frane, ant. ancui e ancoi, Oggi, Oggidì; Purg. xiii, 52; xx, 70; xxxm, 96.
   Anconitani, « incolas Anconitana} Marchia decerpamus, qui Chignamente sciate state loquuntur;» Vulg. El. i, 11,13; cfr. ibid. i, 12, 44; i, 19, 13. Cfr. Marca Anconitana.
   Ancora, dal gr. àyxopa, lat. àncora, Istrumento di ferro con raffi uncinati, col quale, gittate ne' fondi dell' acque, legato ad una gomena, si fermano i navigli ; Inf. xvi, 134.
   Ancora, dal lat. liane horam, Avverb. di tempo, che significa Anche ora, Tuttora ed occorre spesso nella Div. Covi, e nelle altre opere di Dante. Notiamo le seguenti significazioni nelle quali il Poeta adopera questo avverbio: 1. Per Nuovamente, Di nuovo; Inf. xi, 94, ecc. - 2. Per Fin qui, Fino ad ora; Cans.: « Io sento sì d'Amor la gran possanza, » v. 71.-3. Colla particella negativa vale Non per anche ; Inf. xvm, 77, ecc. - 4. È anco Particella copulativa, che vale Parimente, Altresì, Eziandio; Inf. xix, 103, ecc.-5. E per Ancorché, Quantunque, Sebbene, Inf. vm, 39, ecc.