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Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume I - A-L
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1896, pagine 1169

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a cura di Federico Adamoli

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   Anca-Anche
   Dittici il nome di Acacio, eretico. Verso lo stesso tempo venne a Roma Fotino, diacono di Tessalonica e seguace di Acacio ; Anastasio II lo accolse amorevolmente, comunicò secolui, anzi dicono gli promettesse di desistere dalla sua istanza concernente la cancellazione del nome di Acacio dai sacri Dittici. Secondo il liber pon-tificalis il clero romano non andò in questo d'accordo col papa e si separò da lui. Graziano, Decret. I dist. xix, 8, 9, lo dichiarò falsamente condannato dalla Chiesa come eretico, onde tutti quanti gli scrittori ecclesiastici del medio evo e sino al secolo XVI lo dissero eretico, ciò che, come tutti i suoi contemporanei senza un'unica eccezione, anche Dante credette, onde lo menziona bona fide tra gli eretici, Inf. xi, 8, 9. In faccia a questo fatto storico le interminabili discussioni ed ipotesi sul passo dantesco citato sono oziose ed hanno la loro origine nel!' ignoranza dei fatti. Sulla favola dell'eresia di Anastasio II cfr. Doellinger, Die Papstfabeln des Mit-telalters, Monaco, 1863, p. 124 e seg. Sul papa Anastasio cfr. Bower, Unpartheisclie Geschichte der ròmischen Paepste, 2a ed., Lips., 1770, ni, p. 149 e seg. Baxmann, Die Politile der Paepsie, Elberfeld, 1868, i, p. 20 e seg.
   Anca, dal gr. ayxT) —gomito, o da ay>tcbv = piegatura del braccio (o dal ted. ant. ancha = nucca, coppa? o dal ted. hanke = femore, coscia? o dal lat. ancus, a = curvo? cfr. Diez, Wòrt. i3, 20 e seg. Zahb. 45); 1. L'osso, che è tra il fianco e la coscia dell'uomo e prendesi eziandio per ciò che al di fuori corrisponde al detto osso, ed anche per il fianco e la coscia medesima; Inf. xix, 43; xxi, 35; xxiii, 72; xxxiv, 77. - 2. Ad ogni muover d'anca, vale Ad ogni passo; Inf. xxiii, 72. - 3. Battersi Vanca, si dice per Mostrare dolore o dispiacere d'alcuna cosa; Inf. xxiv, 9.
   Ancella, e poeticam. anche Anelila, dal lat. ancilla; 1. Fante, Serva, Servente; Purg. x, 44; xxxi, 108.-2. E per similit.delle Ore, dette ancelle del giorno; Purg. xn, 81; xxiii, 118.-3. E pure per similit., detto di esseri mitologici o personificati dalla fantasia, come dell'Iride, detta Ancella di Giunone; Par. xn, 12 (cfr. Ovid., Met. i, 270. Virg., Aen. IV, 693 e seg.) e dell'Aurora, detta Ancella del Sole; Par. xxx, 7.
   Anche e Anco, dal lat. ac, o atque (o dal ted. aucli), congiunzione copulativa, che importa continuazione o accrescimento, e vale Pure, Eziandio. Questa congiunzione è adoperata sovente da Dante, e nel senso di Eziandio, Inf. vii, 67, 117; xn, 2, ecc.; e come Avverb. di tempo, per Ancora, Tuttavia, Inf. xxn, 31, ecc.; e per Di nuovo, un'altra volta, Inf. xxxiv, 81, ecc.