Stai consultando: 'Enciclopedia Dantesca Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume I - A-L', Giovanni Andrea Scartazzini
Pagina (95/1180) Pagina
Pagina (95/1180)
Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume I - A-L
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1896, pagine 1169
Anania-Anastasio
85
Anania, marito di Safira, cristiano di Gerusalemme nel tempo degli Apostoli; d'accordo colla moglie vendè una possessione e frodò del prezzo, e, portatane soltanto una parte per consegnarla agli Apostoli, nascose il rimanente, onde ambedue i coniugi, rimproverati di ciò da S. Pietro, morirono improvvisamente; cfr. Act. Apost. v, 1-11. È ricordato con Safira tra gli esempi d'avarizia, Purg. xx, 112.
Anania, cristiano di Damasco che per ordine divino restituì la vista a S. Paolo, ponendogli le mani sopra gli occhi; cfr. Act. Apost. ìx, 10 e seg. È ricordato Par. xxvi, 12. Il nome Anania, ebr. PPSJJJi gr. 'Avaviag, significa II protetto da Dio.
t : - -:
Anassagora, 'Avagayópac;, celebre filosofo greco dell'antica scuola Jonia, nato nel 500 a. C. a Clazomene nella Lidia, si recò dopo lunghi viaggi nel 456 ad Atene, dove divenne famigliarissimo di Pericle, e maestro di Euripide e di Tucidide. Accusato di ateismo, Pericle gli salvò la vita, ma dovette abbandonare Atene, e morì a Lampsaco in età di 72 anni nel 427 a. C. Hemsen, Anaxagoras Clazomenius, Goetting., 1821. Alexi, Anaxagoras und seine Phi-losophie, Neu-Euppin, 1867. Bitter-Preller, Ilist. Pini., ediz. 6a, p. 79-87. Ricordato Inf. iv, 187. Conv. il, 15, 43.
Anastagi, nobile e potente famiglia di Ravenna, già spenta da buon tempo quando Dante vi andò; cfr. Ricci, Rifugio, p. 122. Ricordati Purg. xiv, 107. « Isti fuerunt magni nobiles et potentes, a quibus una porta in Ravenna usque hodie denominatur porta Anastasia. De ista domo fuit nobilis miles dominus Guido de Anasta-siis, qui mortuus est per impatientiam amoris cuiusdam honestis-simae dominse, quam numquam potuit flectere ad eius amorem; » Benv. -« Furono antichissimi uomini di Ravenna, ed ebbero grandi parentadi con quelli da Polenta ; ma, perocché discordavano in vita ed in costumi, li Polentesi, come lupi, cacciarono costoro come agnelli, dicendo che avevano loro intorbidata l'acqua; » Ott.
Anastasio, papa, secondo di questo nome, succedette a Gelasio II il 24 novembre 496 e fu pontefice sino alla sua morte, avvenuta il 19 novembre del 498. Al tempo del suo pontificato ferveva la lotta tra le due chiese, orientale ed occidentale, lotta che durò 35 anni, dal 484 al 519, nata dalle contese monofìsitiche e dal decreto di condanna. lanciato dal papa Felice II (483-492) contro Acacio, patriarca di Costantinopoli. Uomo amante della pace, Anastasio inviò nel 497 due vescovi legati all'imperatore greco, offrendo di voler riconoscere per legali le consecrazioni sacerdotali eseguite da Acacio, ma pregando nello stesso tempo l'imperatore di far cancellare dai sacri