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Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume I - A-L
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1896, pagine 1169
Amo-Amore 88
Anto, dal lat. hamus, propriam. Piccolo strumento di metallo, uncinato, con punte a guisa di raffio, che serve a pigliar pesci. Usato figuratam. Purg. xiv, 145.
Antonio, dal gr. à[ici>,j.ov, lat. amomum, Arbuscello aromatico, i cui frutti si usano ne' medicamenti e ne' profumi, e ritengono l'istesso nome; Inf. xxiv, 110; cfr. Ovid., Mei. xv, 394.
Amore, dal lat. amor; parola usata da Dante nelle diverse sue opere forse più di qualsiasi altra. Fil. Mariotti (Dante e la statistica delle lingue, p. 5(5 e seg.) afferma che nella Div. Covi, la parola amore è usata 153 volte, cioè 17 volte nell'In/., 49 nel Purg. e 87 nel Par. Queste cifre non sono esatte; la parola amore è usata 157 volte, 19 nell 'Inf., 50 nel Purg. e 88 nel Par. Citiamo i passi dell 'Inf. dove la differenza è di due : Inf. i, 39, 83, 104; n, 72; in, 6; v, 66, 69, 78,100,103,106,119, 125,128 (9 volte, non solo 8 come dice il Mar.)-, xi, 56, 61 ; xii, 42; xxvi, 95; xxx, 39 (dopo Inf. v, il Mar. numerò solo 4 volte, ma sono 5). Il citare gli altri 138 luoghi non avrebbe veruno scopo, onde riferiamo i diversi sensi nei quali Dante usa la parola amore, aggiungendo ogni volta soltanto un paio di citazioni.
1. Per Dilezione, Benevolenza, Affetto in generale; Inf. i, 83. Purg. vili, 4 e spessissimo.
2. Per Carità, ossia Quell'affetto acceso che portiamo a Dio, ovvero, per rispetto a Dio al nostro prossimo; Par. v, 1,105; xiv, 38; xv, 2, ecc.
3. Affetto paterno, materno, figliale, coniugale e simili ; Inf. xxvi, 95. Purg. vili, 120, ecc.
4. Per quell'Affetto intenso che lega l'uomo alla donna, e questa a quello; Inf. v, 103. Purg. xxiv, 51, ecc.
5. E preso in mala parte significa Desiderio libidinoso, e Appetito disonesto; Amor carnale; Inf. v, 128.
6. Per Quel principio che informa e attrae verso il centro tutte le parti dell'universo; Inf. xii, 42.
7. E per La persona amata; onde l'espressione di tenerezza Amore, Amor mio. che dicesi alla persona amata, al tìgliuolino e simili; Conv. ni, 11, 126: «E'1 padre dice al figliuolo: Amor mio. »
8. Personificato, per lo Dio dell' antica Mitologia, detto anche Cupido; Inf. v, 66, 69, 100, 119.
9. Amore per Angelo, o per Anima beata, della quale ò vita l'amore; Par. xix, 20; xxiv, 82; xxxii, 94.
10. L'eterno Amore, il primo Amore, il sommo, il divino, il supremo Amore, e simili, valgono Iddio; Inf. i, 39. Par. xxix, 18; xxxiii, 145.