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Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume I - A-L
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1896, pagine 1169

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a cura di Federico Adamoli

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   Par. yiir, 138; xxi, 66. - Neut. pass. Coprirsi con manto o altra veste, Vestirsi; figuratam. Par. xx, 13.
   Ammanto, lo stesso che Manto; ma è voce più solenne e quasi poetica; Inf. ir, 27, dove per lo papale ammanto s'intende tutta l'autorità papale; « poiché fino a Bonifacio VIII V imman-tatio, che tenea dietro all'elezione, era invece dell'incoronazione inventata posteriormente ; » Bl. Cfr. Manto.
   Ammassicciare, Render massiccio, Far massa solida e compatta; e per Ammassare, Neut. pass. Purg. ix, 100. Buti: « S'ammassiccia, cioè è posto come d'una massa. »
   Ammen, e in rima Amme, ebr. = in verità, certo,
   così sia; gr. àfivjv; lat. amen; voce ebraica, con la quale si conferma il detto; Inf. xvi, 88. Par. xiv, 62.
   Ammenda, dal lat. emendare; 1° Rifacimento di danno, Riparazione, Compensazione; Inf. xiii, 53. - 2. E per Emenda, Correzione, Espiazione; Inf. xxvii, 68. Purg. xx, 65, 67, 69, dove per ammenda è ripetuto tre volte per dare all'ironia maggior forza e più fiera eloquenza.
   Ammendare, dal lat. emendare, Riparare, Risarcire, Rimediare; detto dei costumi e dell'uomo, vale Emendare, Correggere; Purg. vi, 41.
   Ammentare, dal lat. ad mens, Ridurre a mente, Rammentare; e Neut. pass. Ridursi a mente, Rammentarsi; Purg. xiv, 56; xxv, 22.
   Ammiccare, dal lat. micare, Neut. Accennare, Far cenno, propriam. con gli occhi, o con certi movimenti del viso; Purg. xxi, 109. - « Solemo ancora, quando volemo essere intesi con cenni senza parlare, chiudere un occhio, il che si chiama far d' occhio, ovvero fare l'occhiolino; che i Latini dicevano nictare, cioè accennare cogli occhi : il che leggiadramente diciamo ancora noi con una voce sola, usandosi ancora oggi frequentemente il verbo ammiccare in quella stessa significazione che l'usò Dante; » Varchi, Ercol., 86.
   Ammiraglio, dal lat. barb. admiralius ; e questo dall'arab. emir al bacher — signore del mare, trascurata di una tal frase l'ultima voce; Titolo di capitano d'armata di mare; Purg. xxx, 58. Nel luogo Purg. xiii, 154 i più prendono Ammiragli nel senso proprio di Comandanti dell' armata navale, intendendo chi di uomini che
   6. — Enciclopedia dantesca.