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Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume I - A-L
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1896, pagine 1169
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traverso. Nei codd. leggiamo alleluiando ed allentando, la qual ultima forma può essere alleuiando per alleluiando, e può anche essere alleviando. Sino al Buti pare che gli antichi leggessero « La rivestita voce alleluiando, » o « alleuiando » che è lo stesso. Il Buti legge invece « La rivestita carne alleviando, » lezione accettata da Land., Veli., Dan., Dol., D'Aq., Vent., Lomb., Port., Pogg., Biag., Fosc., Tom., Mart., Brunet., Giober., Greg., ecc.; mentre Benv., Serrav., Tal., Dion., Monti, Parenti, Ces., Wagn., Borg., Br. B., Frat., Andr., Triss., Bennas., Cam., Frane., L. Vent., Com., Bl., Witte, ecc. hanno alleluiando. La lezione carne è una correzione, o piuttosto corruzione arbitraria. Il Lomb. ed il Barloio (Contrib., p. 280) confessano di non averla trovata in veruno dei molti codd. da essi veduti; il Moore (Criticism, p. 429) non la trovò che in 15 degli oltre 200 codd. da lui veduti. Or se voce è senza dubbio la vera lezione, ne segue di necessità che s'ha da leggere alleluiando, e Dante mirò probabilmente a quel dellMjpo-calisse xix, 1 : « Audivi quasi vocem magnam tubarum multarum in cado dicentium Alleluja. » Come da Osanna egli fece osannare, Par. xxviii, 94, così da alleluia Dante fece alleluiare, Cfr. Moore, Criticism, p. 429 e seg. Com. Lips. n, 659 e seg.
Allentare, dal lat. lentus, Render lento, Diminuir la tensione. - 1. In locuz. figurata, Par. xv, 6. - 2. Per Render più lento o più tardo, Ritardare, Purg. v, 11. - 3. Neut. pass. Parsi, Divenire più lento. E detto di luogo ripido, vale Farsi meno erto, Purg. xii, 106.-4. Per Rimettere, Scemare d'intensità, di vigore e simili, Purg. xxxi, 21. Par. xxxi, 129.
Allettare, dal lat. allectare, frequentativo di allicere, Invitare, Attirare alcuno a sè, o a far checchessia, per mezzo di piacevolezze, lusinghe e simili. Dante l'usa due volte, Inf. il, 122 (dove allette è desinenza antica per alletti) e Inf. ìx, 93, ambedue volte con ardita figura volendo dire : Perchè inviti da te stesso la viltà? Onde invitate, attirate voi questa oltracotanza? - La Cr., col Parenti, Gherardini, ecc., ammette invece due verbi allettare, derivante l'uno dal lat. allectare, l'altro da letto, quest' ultimo usato da Dante; Inf. il, 122 fìguratam. per Accogliere, Albergare in sè ; Inf. ìx, 93 pure fìguratam. per Accogliersi, Annidarsi.
Allevare, dal lat. allevare, dicesi di tutte insieme quelle cure che si adoperano verso i piccoli fanciulli, e specialmente dell'allattarli e del custodirli. Dante l'usa fìguratam. parlando della Chiesa, Par. xxvii, 40.