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Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume I - A-L
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1896, pagine 1169
Allegoria della Divina Commedia
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sotto il velame degli versi strani si nasconde una dottrina che tocca al lettore di investigare (cfr. Inf. ix, 61 e seg. Purg. vili, 19 e seg., ecc.). Nell'ibis*, a Can Grande, § 15 leggiamo : « Finis Totius et Partis esse posset multiplex, scilicet propinquus et re-motus. Sed omissa subtili investigatione, dicendum est breviter, quod finis Totius et partis est, Removere viventes in hac vita de statu miseri®, et perducere ad statum felicitatis. » Se l'autenticità della detta epistola fosse provata, si avrebbe qui una testimonianza autentica ed indiscutibile concernente il concetto fondamentale del Poema sacro. Ma quand'anche l'epistola non fosse roba di Dante, il passo citato esprime brevemente in qual modo oltre cinque secoli intesero l'allegoria della Div. Com. Tutti gli antichi senza eccezione credettero che la Div. Com. sia Poema morale e religioso, il quale voglia mostrare per qual via l'uomo possa sfuggire al peccato ed alle sue triste conseguenze, e conseguire la pace con Dio e 1' eterna salute. Verso la fine del secolo XVIII si cominciò invece ad affermare, e fors' anche a credere, che il concetto fondamentale del Poema fosse politico. Si hanno quindi due sistemi d'interpretazione, il morale-religioso ed il politico, mentre alcuni non a torto s'ingegnano di mostrare che il Poema mira ad ambedue fini, il politico ed il morale-religioso. Per le particolarità cfr. gli art. Selva oscura, Via diritta, Lonza, Leone, Lupa, Virgilio, Beatrice, ecc. La letteratura sull'allegoria della Div. Com. è straricca; cfr. De Bat. i, 467-84. Ferraz. iv, 266-79; v, 185-206. Ne diamo qui una piccola scelta, osservando che lo studioso non dovrebbe trascurare la lettura almeno di alcune delle opere qui registrate.
1. Sistema morale-religioso. Karl Witte, Dante-Forschun-gen i, 1-65 e 141-182. F. Perez, Discorso sulla prima Allegoria e sullo scopo della Div. Com., Palermo, 1836. M. G. Ponta, JSluovo esperimento sulla principale alleg. della Div. Com., Roma, 1843. L. Picchioni, Del senso alleg., pratico e dei Vaticini della Div. Coni., Basilea, 1857. V. Borghini, Introduz. al Poema di Dante per V alleg., negli Studi ined. del Gigli, Fir., 1855, pag. 149-226. D. Bongiovanni, Prolegomeni del miovo Comento storico-morale-estetico della Div. Com., Forlì, 1858. Fr. Berardinelli, Il Concetto della Div. Com., Nap., 1856. D. Mauro, Concetto e forma della Div. Com., Nap., 1862. V. Barelli, L'Alleg. della Div. Coni., Fir., 1864. F. Scolari, Il vero ed unico intento della Div. Com., Ven., 1864. Franc. Berardinelli, Ragionamento intorno al vero senso allegor. della Div. Com. nel voi. Omaggio a Dante, Roma, 1865, p. 1-60. P. V. Pasquini, La principale Alleg. della Div. Com., Mil., 1875. Ant. Franco, Esposizione dell'Alleg. della Div. Com., Palermo, 1875.
5. — Enciclopedia dantesca.