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Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume I - A-L
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1896, pagine 1169
Alimento
quale il Poeta apparteneva, e se alcuni lo dicono nobile (Lan., Ott., Bocc., Fil. Vili., ecc.), non č facile decidere se prendevano la voce nobile nel senso civico, o nel morale ed intellettuale. Combattendo il Balbo, il Todeschini (Scritti su D. i, 263 e seg., 344 e seg.) volle provare, che Dante fu di famiglia popolana. La questione č ben lungi dall'essere decisa. Da Dante udiamo che il trisavolo Cac-ciaguida ebbe dall' imperatore Corrado il cingulum militice, Par.
xv, 140 (cfr. Cacciaguida), ciō che voleva dire nobiltā personale ed ereditaria, ma che si spegneva, se per il corso di venti anni la famiglia non avesse avuto verun cavaliere attivo, il che potrebbe essere avvenuto appunto nella famiglia degli Alighieri; cfr. Par.
xvi, 1 e seg. Secondo Inf. xv, 73 e seg. Dante sembra essersi creduto discendente dagli antichi Romani che fondarono Firenze. Da Par. vili, 55 e seg. risulta che, essendo a Firenze, Carlo Martello, re titolare d'Ungheria, fece attenzione al Poeta (cfr. Cablo Martello), nč č probabile che il principe si sia curato di un giovane popolano, non ancora per altro noto, che per le sue poesie erotiche. Dall'altro canto il cronista G. Villani non ricorda mai gli Alighieri suoi vicini nč tra' Grandi, nč tra' nobili, nč tra le principali famiglie popolane, fatto che dā da pensare. Inoltre, secondo gli Ordinamenti di giustizia c. 24 nessuno di famiglia grande o nobile poteva in verun modo essere membro (li uno dei Consigli della repubblica, mentre abbiamo da documenti che sin dal 1295 Dante fu ripetute volte membro de' Consigli, il che č prova provata che, almeno ufficialmente, non era considerato come nobile. Bellincione, nonno di Dante č nominato nei documenti come popolano, il padre ed il fratello del Poeta presero popolane in moglie, la sorella sposō un popolano. Sembra pertanto che la nobiltā acquistata da Caccia-guida fosse andata, almeno giuridicamente, perduta. Che poi gli Alighieri fossero consanguinei, o magari un ramo della famiglia degli Elisei č possibile, ma le prove autentiche mancano. Cfr. Todeschini, 1. c. Scartazzini, Abhandlungen, p. 1-53 e Dante-Handb., p. 37-42. Witte, War Dante adeliger Herkiinfl ? nella Beilage zur Allg. Zeitung, Augusta, 1880, num. 140-142. Bartoli, Lett. it. v,8-19.
3. Alighieri Dante, cfr. Dante.
4. Alighieri, Consanguinei di Dante, cfr. Antenati di Dante, Discendenti di Dante.
Alimento, dal lat. alimcntum, cosė chiamasi generalmente ogni cibo di che l'animale si nutre; Inf. xxv, 86. Purg. xxv, 39.-Nel passo Par. xxix, 51 la Cr. ed i suoi seguaci leggono alimenti ; ma la vera lezione č fuor di dubbio elementi, come hanno quasi tutti i codd. (Witte 4, Cass., Pai., Land., Vien., Cort., ecc.), le