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Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume I - A-L
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1896, pagine 1169
Àleppe-Alessandro
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Aleppe, cfr. Papè.
Alessandria, città fra il Tanaro e la Bormida, detta della Paglia, fondata dalla Lega Lombarda nel 1168 e così denominata in onore di papa Alessandro III. Per vendicare la morte di Guglielmo VII suo padre (13 febbr. 1292; cfr. Guglielmo), Giovanni I marchese di Monferrato mosse guerra ad Alessandria; ma gli Alessandrini, unitisi a Matteo Visconti, invasero il Monferrato, « et dopo molta guerra et molti affanni, tutto quello paese mutò signoria, et vennono sotto tiranni; chè parte ne presono i Melanesi, parte i marchesi da Esti et altri signori : onde di quello che feciono quelli d'Alessandria tutto il paese ne pianse gran tempo; » An. Fior. Cfr. Murat., Script, xi, 169 e seg. A questi fatti si allude Purg. vii, 135.
Alessandro. 1. Alessandro Magno, figlio di Filippo re di Macedonia, nato il 21 luglio 356 a. Cr., educato da Aristotile, m. 11 giugno 323. « E chi non ha ancora nel cuore Alessandro, per li suoi reali beneficj ? » Conv. iv, 11, 89, nel qual passo non v'ha dubbio che si parla di Al. Magno, « de' cui grandi e splendidi beneficj fa così bella menzione Quinto Curzio; e Dante pur lo rammenta come uno di quei magnanimi che più si accostarono a conseguire il principato del mondo; Man. li, 45;» Giul. Ricordando la sua spedizione nelle Indie orientali, Inf. xiv, 31, Dante ebbe forse sott'occhio la pretesa epistola di Alessandro ad Aristotile, nella quale si racconta che, dopo una terribile tempesta la neve cadde in modum velleruvi, onde Alessandro dovette farla calpestare dai soldati, e che poco dopo cadde una gran pioggia di fuoco, contro la quale ordinò ai soldati di difendersi opponendovi le loro vesti; cfr. Alex. M. epist. de situ Indice et itinerum in ea vastitate ad Aristot., Gies-sen, 1706, p. 42 e seg. Dei due fatti Dante ne fa un solo, seguendo forse qualche altra tradizione; cfr. P. Meyer, Alex, le Grand dans la litér. frang. du moyen àge, Par., 1886. G. Favre, Mei. d'hist. lit., Ginevra, 1856, voi. il.
2. Tra' tiranni Dante nomina un Alessandro accanto a Dionisio il vecchio, tiranno di Siracusa, Inf. xii, 107, e non è certo di quale Alessandro intenda parlare. Alcuni credono che parli di Alessandro re di Gerusalemme, bisavolo di Erode, che regnò dal 104 al 77 a. Cr. Bambgl.: « Iste fuit Alexander rex ierusalem et tirannus crudelis-simus de quo dicitur quod octingentos viros cum uxoribus et filijs una vice necari fecit. » Il Lan. : « Questo Alessandro fu un tiranno il quale vinse tutto il mondo, fe' molte crudelitadi, com' è scritto nella sua vita; fra le quali n'è scritta una che sofferse a far morire di quelli di Ierusalem ad uno tratto LXXX milia uomini colle sue famiglie. » I più intendono di Alessandro Magno, re di Macedonia, chiamato