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Enciclopedia Dantesca
Dizionario critico e ragionato di quanto concerne la vita e le opere di Dante Alighieri - Volume I - A-L
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hoepli Editore Milano, 1896, pagine 1169

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a cura di Federico Adamoli

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   G. Vill., 1. c. Biancolini, Notiz. istor. delle chiese di Verona, 1. v, p. 210. Dalla Corte, Ist. di Verona, lib. IX; Dionisi, Prep. ri, 112. Pelli, Meni, p. 121. Troya, Veltro di I)., p. 49, 127 e seg.
   Alberto di Cologna, detto comunemente Alberto Magno, doctor universalis, dei conti di Bollstaedt nella Svevia, nato probabilmente nel 1198 (secondo altri nel 1205) a Lauingen nella diocesi di Augusta in Baviera. Si dedicò in Padova (alcuni dicono anche a Parigi ed a Bologna) allo studio delle Arti liberali e della medicina; ma nel 1222 o 1223 una predica del Padre Giordano, che era succeduto nel reggimento dell'Ordine a S. Domenico, lo indusse a farsi frate Domenicano. Ritornò alcuni anni dopo nella Germania, dove nel 1229 insegnava filosofia a Cologna e dove S. Tommaso gli fu discepolo prediletto che nel 1245 lo accompagnò a Parigi. Da Parigi, Alberto ritornò a Cologna, fu eletto nel 1254 Provinciale dell'Ordine a Worms, nel 1260 vescovo di Ratisbona, e morì a Cologna il 25 novembre 1280. Fu uno dei più dotti filosofi e teologi del suo tempo. Dettò una gran quantità di opere (nell'edizione del Lammy, Lione, 1651, esse sono comprese in 21 voi. in fol.) che abbracciano l'intiera cerchia della scienza filosofica e teologica del secolo, tra le quali la più celebre è il commento delle Sentenze di Pietro Lombardo. Dante lo ricorda Par. x, 98 e lo cita Conv. n, 2; ut, 2, 5, 6, 7. La migliore biografia di Alberto si trova in Quetif-Echard, Script, ord. prcedic., Parigi, 1719, i, p. 162-71. Cfr. Pouchet, Hist. des sciences nat. au moyen-àge, ou Albert le Grand et son e'poque, Par., 1853. Sighart, Albertus Magnus, Ratisb., 1857. D'Assailly, Albert le Grand, Par., 1870. Hertling, Albertus Magnus, Cologna, 1880. Anon., Albertus Magnus in Geschichte und Sage, ibid., 1880.
   Alberto Tedesco, d'Austria, figlio dell'imperatore Rodolfo di Absburgo, nato nel 1248, eletto imperatore nel 1298, ucciso proditoriamente da suo cugino Giovanni di Svevia il 1° maggio 1308. Cfr. Kopp, Koenig Albrecht und seine Zeit, Berlino, 1862. Muecke, Albrecht I, Gotha, 1866. Preger, Albrecht von Oesterreicli und Adolf von Nassau, 2a ediz., Lips., 1869. Non si occupò mai delle cose d'Italia, avendo anche troppo da fare in Germania, di che Dante lo biasima, accennando alla sua morte in forma d'imprecazione; Purg. vi, 97 e seg. E lo biasima pure per la sua invasione della Boemia nel 1304; Par. xix, 115 e seg. Cfr. Palacky, Stor. della Boemia, 1. iv, c. 7. E non vuole annoverarlo tra gì' imperadori de' Romani, sebbene eletto; Conv. iv, 3.
   Albia, lat. Albis, ora Elba, fiume della Germania; Purg. vii, 99.