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Elementi di Geografia Moderna

Nicola De Giorgi
R. Carabba Editore Lanciano, 1928, pagine 387

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   272.
   clóni) verso quelle di minor pressione (dette depressioni o ciclóni). Questa legge è provata dall' esperimento indicato nella fig. 123. Se si hanno due stanze contigue, una fredda (area di alta pressione) e 1' altra calda (area di bassa pressione), aprendo a spiraglio la porta di comunicazione, si stabilisce subito una corrente che andrà dalla stanza fredda alla stanza calda e un' altra superiore in senso contrario (controcorrente).
   Lo stesso fenomeno si verifica in grande sulla superficie terrestre. All' e-quatore, 1' aria fortemente riscaldata e carica d' umidità si solleva : si forma così una specie di vuoto che determina 1' afflusso o richiamo d' aria dalle regioni tropicali che sono relativamente meno calde. Le due correnti d1 aria che dai tropici spirano verso 1' equatore si dicono alisèi. L' aria elevantesi nella zona equatoriale, ad una certa altezza, si divide in due correnti che vanno 1' una verso il Tropico del Cancro, 1' altra verso il Tropico del Capricorno (controaliséi). Essendo permanente lo squilibrio di temperatura e quindi di pressione tra la zona equatoriale e le tropicali, gli alisei sono venti costanti: essi soffiano Dell' Oceano Atlantico e nel Pacifico.
   Venti periodici che spirano per un dato periodo in una direzione e per un altro in senso opposto sono i monsóni (venti caratteristici dell'Asia meridionale e orientale), dovuti al vario riscaldamento delle terre e del mare : nel periodo in cui la terra è più calda del mare (semestre estivo, cioè dal maggio fino all' ottobre) si hanno correnti d' aria che dal mare si dirigono verso la terra; mentre nel semestre invernale, quando il mare è più caldo rispetto alla terra, le correnti d' aria vanno dalla terra verso il mare.