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Elementi di Geografia Moderna

Nicola De Giorgi
R. Carabba Editore Lanciano, 1928, pagine 387

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   270.
   1' arte cinese, messa in commercio. I Giapponesi sono i volgarizzatori della cultura cinese.
   Il cinese è lavoratore assiduo, paziente, infaticabile... Tutta la Cina è coltivata palmo a palmo ; i solchi dei campi, come trame di un immenso tessuto coprono l'impero. La pazienza e la perseveranza cinese dissodano e fertilizzano le «iride balze dei monti, erigono colossali ripari ai venti dove le tramontane siberiane scendono troppo presto a gelare i raccolti, arginano e dirigono i fiumi più grandi del mondo, dai quali spillano le acque benefiche, che per canali sterminati scendono a fertilizzare le valli, nei luoghi sterili frugano nelle viscere stesse della terra per cercarvi 1' acqua che traggono dai pozzi profondi con sapienti apparecchi ; il bel verde della coltivazione si arrampica fino alle rocce delle montagne e ruba al mare il palmo di sabbia...
   La mancanza di nemici esterni e la conseguente pace di tanti secoli ha senza dubbio atrofizzato nell' animo del cinese il sentimento della patria, ha arrugginito quella molla che scatta soltanto nei momenti del pericolo; il cinese non prova che l'amore alla sua terra, alla sua casa; ma in compenso, nel lnngo sonno politico, le sue qualità di lavoratore si sono sviluppate.
   L' accrescimento continuo, enorme della popolazione lo ha spinto a coltivare intensamente i suoi campi, a commerciare i suoi prodotti, a sviluppare le sue piccole industrie, a lottare infaticabilmente per la vita, a portare fuori del suo paese le sue attività. Il contadino e 1' operaio cinese non si concedono riposo. Sotto la tramontana gelata, nei piani di Pao-ting-fu, ho potuto vedere in questi giorni operose squadre di paesani, famiglie intere, intente a lunghi lavori pazienti per dissodare la terra palmo a palmo; e questo sopra estensioni enormi di territorio. Di notte, nelle ore più tarde, quando sulle vie di Pechino non rimangono che le sentinelle impellicciate, per seccare il prossimo con i chi va là, e i poliziotti cinesi che cacciano i ladri col suono dei tam-tam e dei tamburelli, nelle botteghe si lavora. Dai grandi telai parte sommesso un canto melanconico accoyipagnato dal rumore del lavoro.
   I commerci interni della Cina sono enormi. I fiumi e i canali, che coprono 1' impero come una vasta rete di acque son gremiti di giunche, di piccoli vapori e di chiatte da rimorchio, alla cui poppa sventola la piccola fiamma gialla col drago. Il numero dei vapori cinesi è sempre crescente. L' importanza di queste vie è stata così compresa dai Cinesi, che, mentre le granitiche vie imperiali cadevano diroccate, o s' inabissavano nei campi, veri eserciti di terrazzieri venivano mantenuti dal governo a guardia dei fiumi per custodire gli argini immensi e per riparare i danni delle alluvioni...
   Di fronte alla Cina ufficiale che si è cristallizzata nella contemplazione del passato, vi è questa Cina lavoratrice che produce e cammina. Questa è la vera Cina che al contatto del nostro progresso si schiude, come un fiore sotto al sole, mettendo in mostra i suoi tesori.
   Luigi Barzini.