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o di carta; i muri candidi son diventati scuri ed untuosi al loro contatto r tutto essi hanno ornato a loro gusto e alla loro maniera. Fuori di ogni negozio hanno appeso le loro caratteristiche grandi lampade di carta con le rosse iscrizioni ; per tutto le lunghe insegne verticali rosse o nere con i caratteri dorati^ in rilievo, si spingono sulla via.
La città appare come addobbata per una festa. Neil' interno delle botteghe grandi intagli in legno dorato con trionfi di draghi, iscrizioni decorative sopra strisce di seta color sudicio, operai seminudi e padroni idem, spettatori e curiosi che si divertono un mondo fumando le loro strane pipette. Neil' interno delle case oscurità, bucce di frutta, gridi di bambini, fetore. Ogni tanto un grande albergo, un consolato, al cui ingresso, con pazienza cinese aspettano file di rickshas (vetture) e di sedie; i coolis, gridando a perdifiato, mettono a prova la pazienza europea. Per tutto la folla stracciata e affaccendata, il va e vieni dei cappelli a cono, 1' agitarsi dei ventagli e il dondolare dei codini. Passano rispettabili cinesi in seta eliotropio o celeste azzurro, con scarpette ricamate ; passano eleganti signore europee in quella curiosa portantina che sembra una sedia gestatoria ; passano soldati inglesi, soldati indiani, prigionieri dei loro favolosi turbanti, marinai, policeman cinesi e indiani, che sono sempre pronti ad indicarvi tutte le vie, meno quella che cercate.
Questa è Hong-cong, uno dei più grandi porti del Pacifico, il cui movi mento commerciale costituisce un paragone umiliante per quello delle nostre più floride città marittime. Città favolosa, sorta per la volontà, la sapienza e 1' attività inglese dal nulla, sopra uno scoglio desolato.
Luigi Bakzjni. U)
CIVILTÀ CINESE
Se noi vogliamo chiamare barbaro tutto quello che è diverso da noi, la Cina è barbara. Ma se intendiamo per civiltà di un popolo 1' insieme delle sue arti, della sua cultura, la sua raffinatezza, la sua scienza della vita, il suo gusto, le sue attitudini commerciali e colonizzatrici, il popolo cinese è un popolo civile.
In Cina non esistono o quasi gli analfabeti: nelle case più povere le pareti sono ornate dalle massime e dai versi dei grandi poeti. Figuratevi le case dei nostri contadini adorne di terzine dantesche stampate a lettere di scatola. Ogni casa modesta possiede una biblioteca, tenuta al posto d' onore nella migliore camera, con cura devota.
L' arte cinese è ingenua e gentile, arte che tutta l'Asia ha imitato dal Tonchino al Tibet, dalla Corea al Giappone. L' arte giapponese non è che
<•) Dall' opera « Neil' Estremo oriente ». Torino-Genova, Casa Editr. Renzo Streglio.