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Elementi di Geografia Moderna

Nicola De Giorgi
R. Carabba Editore Lanciano, 1928, pagine 387

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   232.
   Mentre un cattivo sole di rame pallido risplende per alcune ore sulla linea dell'orizzonte, saliamo nella slitta che scivola rapidamente sul tappeto sordo delle strade. Essa ci trasporta dapprima4 attraverso i quartieri industriali, fra alte case dai vetri doppi, ermeticamente chiusi. Questi grandi sobborghi non hanno fisionomia propria : si potrebbe credere d' essere in quelli di Berlino, se non ci fosse il tipo caratteristico degli artigiani che si recano alle fabbriche, vestiti del loro pastrano di pelle di montone.
   Il nostro equipaggio valicò le tre linee dei canali concentrici derivati dalla Neva. Allorché Pietro il Grande scavava quei cauali, era tutto pervaso dai ricordi d'Olanda e voleva che la sua nuova capitale rivalizzasse con Amsterdam. Come Amsterdam egli la fondò sopra una selva di palafitte iu quella palude di Finlandia, ove era suo diseguo di trasferire il commercio del Nord. Eccoci nel cuore della città sulla Prospettiva Nevshi, la larga via trionfale dove la vita di Pietroburgo offre i suoi quadri più animati.
   I neri cavalli trottatori, spinti a tutta velocità s' incrociano come lampi, facendo sprizzare in polvere intorno alle slitte la neve sminuzzata dai pattini d' acciaio. Ai due lati della strada alcuni veicoli più modesti schierati in fila offrono i loro servigi alla piccola borghesia : slitte da nolo tirate da umili ronzini, condotte da contadini avvolti nel loro pastrano. Sono i coltivatori dei dintorni che colle loro bestie da fatica vengono a guadagnare in tal modo la vita nella capitale durante la stagione invernale. Sui marciapiedi la folla dei pedoni fa ressa verso il Gostinni Dvor, il bazar dalla volta orientale, ove si scorgono, sotto i portici, le botteghe basse degli orefici e dei venditori d' immagini sacre.
   Continuiamo la nostra corsa fino al termine della Prospettiva. La slitta gira ad angolo retto nella Grande Morsicala, il luogo di ritrovo dei passeggiatori eleganti, coi suoi magazzini di lusso, i suoi ristoranti in voga, i suoi alberghi sontuosi ; passa davanti alla cattedrale di Sant'Isacco per giungere alla Neva. Ecco la meraviglia di Pietroburgo, la diga di granito rosa di Finlandia che rinserra, per la lunghezza di oltre tre chilometri, la Neva, larga in quel luogo come un braccio di mare. Il fiume è fermo sotto la crosta di ghiaccio, e passanti ed equipaggi lo attraversano iu tutte le direzioni ! nel mezzo gli sportinans s' affollano intorno alla pista tracciata per le corse dei trottatori e, più lontano, alcuui Lapponi hanno stabilito il loro domicilio, una tenda di pelli, davanti alla quale alcune renne conducono a passeggio i ragazzetti.
   In faccia, sulla riva settentrionale, la cattedrale di S. Pietro e Paolo domina i bastioni della fortezza. Un guizzo di luce squarcia il cielo crepuscolare e vi si mantiene immobile, abbagliante come una striscia di fuoco: è 1' alta e sottile guglia d' oro del campanile. Un raggio dell' invisibile sole la colpisce ài di sopra delle nebbie, e questo segno luminoso indica la sepoltura dei Romanof, il luogo ove essi vanno a riposare dopo lo czar fondatore.
   M. De Vogùe. (1)
   (,) Da « Le capitali del mondo » Ed. Eduardo Sonzogno, Milano.