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l'oro (Piemonte). Insufficienti al bisogno sono i combustibili fossili e il petrolio.(1) Abbondano invece le cave di marmo (filinosi sono i marmi di Carrara) ed altri materiali dacoffruzioue. Il sai di cucina è ricavato in gran quantità dalle acque inarine, specialmente nelle saline della Sicilia, della Sardegna e della Puglia.
Industria. — L'Italia è un paese prevalentemente agricolo: solo nel Settentrione e in alcuni distretti dell'Italia Centrale è Meridionale l'industria ha avuto largo sviluppò. Alla mancanza di carbon fossile si è cercato di sopperire in parte con lo sfruttamento della forsa idràulica, di .cui è così, ricca la nostra penisola, e già sono sorti grandiosi impianti idroelettrici, per cui oggi l'Italia tiene 1'. primato bel inondo-
Tra le industrie primeggiano quelle metallurgiche, fiorenti specialmente nella Liguria (Genova e Savona), e quelle meccaniche (centri principali Milano e Torino), che dànno abbondante produzione di macchine, utensili e strumenti d'ogni genere: nella fabbricazione di motori, automobili, aeroplani l'Italia tiene uno dei primi posti nel mondo. Grandiosi cantieri navali sono a Genova, Spezia, Livorno, Castellammare di Statua, Monfalcone e Trieste. *
Notevole sviluppo ha raggiunto anche l'industria tessile della seta (naturale e artificiale), del cotone e della lana, i cui prodotti vengono largamente esportati.
Assai diffuse sono le industrie alimentari: zuccherifìcio, pastifìcio, caseificio, fabbriche di conserve. Sempre più largo sviluppo vanno acquistando le industrie chimiche e quelle della carta, del vetro
e della porcellana, dei mobili e degli oggetti artistici.
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Commercio. — Il commercio dell'Italia con l'estero è attivissimo.® Noi importiamo principalmente: cereali, carbon fossile, metalli, cotone e lana, generi coloniali, legname da costruzione, petrolio, macchine e strumenti vari, prodotti chimici. Esportiamo
'> Un importante giacimento di carbon fossile è nell' Istria, presso Albóna (miniera dell' Arsa) e depositi di lignite e di torba, in Toscana, nella Lombardia e nella Sardegna: pozzi petroli/eri si trovano nell' Emilia (prov. di Piacenza).
(2) Nel 1925 si aggirava intorno ai 45 miliardi di lire: 26 miliardi per l'importazione e 18 miliardi per 1' esportazione.