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sonetti che mi avete mandati sono tanto beili, che nel-P uno e nel!' altro pare che abbiate superata voi stessa, e vo pensando se P acqua della Porretta avesse corrispondenza con quella d' Ippocrene. Voi pertanto continuate a farmi favore di vostri sonetti, purché sia senza pregiudizio della sanitā. Raccomandatemi a messer Bar-tolommeo, e vivete lieta.
Di Parma, ai 13 d' Ottobre 1556.
Annibāl Caro.