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LETTERA DI CONSIGLIO
Alle giovinette Speroni, — a Murano.
Figliuole mie care.
Domenica passata scrissi da Ghioggia alla Reverenda Abbadessa ; ora scrivo a voi da Gubbio, lontan da Roma poco manco di cento miglia. E perchè io non ho cosa al mondo che più mi sia nell' animo del bene vostro e dell' onor vostro; per ciò confermando quanto vi lasciai scritto, vi dico di nuovo che in modo alcuno non parliate con uomini, siano che si vogliano; perchè desidero che noi facciate se non con me solo, quando sarò ritornato. E vi ricordo che tutte le lettere che vi saranno mandate, o che scriverete, siano state prima lette dalla Reverenda Abbadessa. Credo che mi ubbidirete, e farete il debito vostro : chè, facendo altramente, sarei forzalo a farvi poco piacere; e lo farei certo, perchè tanto vi amo quanto mi siete ubbidienti. Lettere da voi non aspetto se non in caso che non vi sentiste bene. State sane, ed amatemi.
Di Gubbio, il 4 di Maggio 1549.
Vostro padre Sperone Speroni.