— 190 —
assoluto esser donati ; pertanto io stimo eh' egli molto volentieri servirebbe 1' Altezza Vostra Serenissima. La qual cosa ho voluto io di moto proprio, e senza conferirne una minima parola nè ad esso signor Acquapendente nè ad altra persona veruna, comunicare a Vostra Altezza Serenissima: il che la supplico a ricevere in buon grado, e come effetto nato da uno svisceralissimo desiderio di servirla. Degnisi dunque Y Altezza Vostra ricevere in buon grado la purità del mio affetto, e mi scusi della presente così male scritta, poiché, per la gravezza del male, volendola scrivere di propria mano, mi è bisognato metterci quattro giorni. Ed air A. V. con ogni umiltà inchinandomi, prego da Dio somma felicità.
Di Padova, 8 Decembre 1607.
Galileo Galilei.