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LETTERA 131 RACCOMANDAZIONE
A Madama Cristina di Lorena.
Il male che mi cominciò la notte avanti la partita da Pratolino, due giorni dopo il mio arrivo qua, rompendo ogni tregua, mi assali e fermò in letto con una terzana, la quale poco dopo convertitasi in continua, mi ha ritenuto e mi ritiene tuttora aggravato, benché da sei giorni in qua io non sia così severamente oppresso. Intanto ho con mio grandissimo dispiacere sentito la morte dell'Eccellentissimo sig. Mercuriale, che sia in Cielo; per lo che stimando io che siano per provvedere la Corte e lo Studio, mosso da un purissimo affetto di servir sempre 1' Altezza Vostra Serenissima, ho voluto, benché malissimo atto a poter scrivere, conferire con 1' Altezza Vostra un mio pensiero, del quale farà quel capitale che il suo perfettissimo giudizio le detterà. Qua si trova ( come ben sa 1' A. V. Serenissima, ) il signor Acquapendente, il quale è molto mio confidente ed amico. Egli vive affezionato servitore delle Loro Altezze Sererissime; ed avendo in Padova acquistato quanto poteva sperare di facoltà e reputazione, e trovandosi per 1' età male atto a tollerare le fatiche continue, cha per giovare a tanti suoi amici e padroni gli conviene ogni giorno pigliarsi, e perciò essendo molto desideroso di un poco di quiete, sì per mantenimento della sua vita come per condurre a fine alcune sue o-pere, nè gli mancando altro per adempiere la sua virtuosa ambizione, che di pervenire a quei titoli e gradi che non gli possono se non da qualche gran Principe