— «78 —
Altra Lettera di Ringraziamento
Alla sig.% Maria Selvaggia Borghini, — a Pisa.
La Canzone con la quale a V. Signoria Illustrissima è piaciuto di onorare il povero mio nome, è opera cortese del suo nobile purgatissimo intelletto, non di merito mio alcuno. Perciò con ogni più riconoscente osservanza glie ne rendo nmilissime grazie, riserbando in me medesimo la infinità delle obbligazioni che le professo e che le professerò tutto quel tempo di vita, cfie mi sarà ancor lasciato dalla mia poca sanità, la quale a gran corso mi abbandona. Ma io, riveritissima Signora Maria Selvaggia, non me ne inquieto, perchè so di certa e comune scienza, che nacqui per dovere alla fine morire. Sono stato tutta 'questa settimana afflitto da dolori : onde mi raccomando alle sue orazioni, mentre le fo umilissima riverenza.
Firenze, 9 Luglio 1690.
Francesco Redi.