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Corrispondenza familiare femminile
fatta su buoni scrittori italiani
compilata da Salvatore Muzzi
Zanichelli Bologna, 1871, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 159 —
   Altra Lettola di Officiosità
   Alla sigS Clotilde Capece-Minutolo, — a Napoli.
   Vostra Signoria Illustrissima mi onora troppo col voler far serbo de' miei caratteri. Essi sono deformi assai, com*Ella vede; e se, vedutigli, le venisse voglia di giudicare de' miei scritti da loro, non so che concetto farebbe di me. Pure, a far voglia, ed ecco eh' ei si presentano a Lei così sconci e disadatti come sono. Grande ventura è la mia di avere potuto colle mie letterarie fatiche dare nel genio di Yostra Signoria e di tutta la sua venerata famiglia. Ne ringrazio queflo immenso volere, che mi fece scrivere dell' Italia ; benedico anzi quell' antico maestro, che primo di tutti mr mise la penna in mano in questa mia natale culla, dove venni a passare qualche giorno, dappoiché ventiquattro anni erano trascorsi da quando io ne era partito. La lettera di Y. S. fu dolce aggiunta alle altre dolcezze eh' io provo nel respirare, dopo tanto tempo, P aria mia nativa. Verso la fine del novembre prossimo sarò di ritorno a Parigi, dove, se posso servirla, la prego di usare di me senza risparmio. Io sto di casa in Parigi: Place Saint Sulpice, num. 8.
   Sangiorgio Canavese, 26 Ottobre 1832.
   Devotissimo servitore Carlo Botta.