— —
Altra Lettera di Officiosità
Alla Marchesa de los VeUs, — a Madrid.
Io credo che a questura Vostra Eccellenza sarò disimpegnata dalle tante visite, che le avranno rese le gran Dame e i grandi Signori della Corte per rallegrarsi seco del suo felice ritorno in Ispagna. E perciò io mi prendo l'ardire di presentarmi con lettere all'Eccellenza Vostra per umilmente supplicarla a farmi quell' onore de'suoi comandamenti, il quale dalla sua somma bontà mi fu fatto sperare nel tempo eh' Ella si trattenne in Livorno, e ch'io ebbi la somma fortuna d'offrirle la mia umilissima servitù. Se io, Eccellentissima Signora, ne sarò fatto degno, lo riconoscerò dalla sua magnanima gentilezza; e V. Eccellenza può accertarsi che sarà da me servita fedelmente in tutte le cose che di questo paese, e nella Spezieria e nella Fonderia del Serenissimo Granduca mio Signore, Ella potesse mai desiderare. Ed aggiungerò questa alle altre grandissime obbligazioni delle quali io son debitore all' altissima sua generosità, con la quale Ella volle trattare'un piccol uomo come son io, che non ho in me altro di buono se non P ardente desiderio di essere il minimo de' suoi servitori. Ed alla Eccellenza Vostra con ogni cordiale umiltà profondamente m*inchino.
Firenze, 22 Giugno 1683.
Francesco Redi.