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Corrispondenza familiare femminile
fatta su buoni scrittori italiani
compilata da Salvatore Muzzi
Zanichelli Bologna, 1871, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Altra Lettera di Notizie infauste
   Alla sig.a Clotilde Capece-Minutclo, — a Napoli,
   Non prima di ieri mi giunse la gratissima sua del 10 maggio, ond'Ella mi perdonerà della tarda risposta. Le rendo infinite grazie della buon» accoglienza fatta al mio ottimo amico Haldat di Nanchy, e ne ringrazio specialmente la signora Marchesa della Sonora, alla quale la prego di far riverenza da mia parte. Ella mi esorta a scrivere, signora mia pregiatissima. In questo proposito le risponderò colle sacre parole: spirito* quidetn promptus es't caro autem infirma, lo sono nato nel 1766 a'6 di novembre, e siamo nel 1836; e però Ella può giudicare di ciò che ancora posso fare con que' tre sei addosso. Sono pertanto sfruttalo ed inabile ad ogni bene. Negli anni miei più verdi io feci per l'Italia, scrivendo, quanto io poteva fare: ora la debolezza delle forze mi avver-tisce che è tempo di uscir dall' aringo. Il so, lo sento, nè voglio aspettare che Gilblas me lo dica. Ora, esorti Ella coloro che sono d' anni e di salute interi, a far sì che le lettere italiane sostengano il famoso grido, che hanno levato di sé fra tutte le colte nazioni. Mi faccia, la prego, servitore alla sua nobile famiglia, cui sono dedito per sempre, per l'infinita amorevolezza e cortesia verso il solitario della Rite Verneuil.
   Parigi, 4 Luglio 1836.
   Devotissimo servitore Carlo Botta.