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Altra Lettera di Notizie varie
Alla N. D. sigS Rosa Costa, — a Ravenna.
Mia cara sorella.
Vi sodo molto tenuto della lettera con che mi avete voluto visitare, secondo che voi dite, e sono lieto che vi siate rallegrata del mio ritorno. Ora mi sono messo in riposo, e penso soltanto a ricuperare la sanità, e le mie cure non sono inutili, perciocché le flatolenze sono minori e poco moleste, 1* appetito è ritornato, e coli' appetito le solile forze, e il buon colore del volto, ch'era sparuto e magro. Questi cibi, quest'aria, la vista lieta di questi còlli, la compagnia degli antichi amici hanno operato ciò che non poterono le medicine: e di questo ringrazio Iddio. Desidero che cosi avvenga della salute vostra, la quale non è perfetta, siccome mi significate. Dello stato di nostra madre nulla mi avete detto, e quindi mi confido che sia sana. Salutatela anche a nome di Giuditta, e salutate similmente il fratello canonico. Fate di aver cura della vostra salute, e riveritemi monsignor Vicario, sebbene io non mi ricordi d'averlo mai conosciuto personalmente: conosco i suoi meriti, e basta. Addio.
Bologna, 17 Giugno 1832.
Vostro aff.mo fratello Paolo Costa.