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Altra Lettera di Notizie varie
Alla Nobil Donna, Sig.& Marchesa Azzolini, — a Fermo.
Egregia amica.
I beati momenti eh* io passai a Fermo ancor mi girano nella memoria. E beatissimi poi mi paiono quelli che io passai nella compagnia vostra; perchè non credo che possa trovarsi altrove tanta leggiadria nè tanta gentilezza. Ho più volte scritto al nostro Solustri, e sempre gli ho imposto di recarvi i miei saluti, e di tenermi vivo nella vostra mente. Ma non ha forse adempiuto il mio comando, perchè due brutte lo tengono fra le unghie tutto l'anno; e sono la legge e la podagra. Yi mando or dunque i miei saluti per altra via; e so che vi verranno grati, perchè ve li porla il signor Tommaso Sgricci, il più celebre de' nostri poeti estemporanei, che fa tragedie all'improvviso come molti non fanno a tavolino. Egli, che ha cantato avanti gì' imperatori e le regine, sarà ben lieto se canterà anche al cospetto vostro, e delle dame e dei cavalieri di Fermo, che veramente è città dove si pregia il valor vero e P ingegno. Adunque non metto parole a farvene calde raccomandazioni, chè queste non sono necessarie si per la sua celebrità, come per l'usata gentilezza vostra. Bimane solo eh' io vi raccomandi me stesso, che di lontano vi onoro come donna rarissima, e niuna cosa più desidero che la vostra grazia.
Di Pesaro agli 8 Giugno 1820.
Giulio Perticar!.